Scheda Progetto

Titolo: Respiro

Territori: Campania (Napoli), Calabria (Reggio Calabria), Basilicata (Potenza), Puglia (Bari), Sicilia (Catania, Palermo), Sardegna (Cagliari)

Importo: 3.300.000 euro

Soggetto responsabile: IRENE ’95 Cooperativa Sociale

Partenariato:

  • CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia) 
  • Save The Children 
  • Terre des Hommes
  • Consorzio CO.RE. – Campania
  • Az. Ospedaliera Giovanni XXIII di Bari (progetto-equipe GIADA) – Puglia
  • APS Progetto Sirio – Puglia
  • CENTRO FAMIGLIE Catania – Sicilia
  • Associazione THAMAIA Catania – Sicilia
  • CIPM Sardegna – Sardegna
  • Coop. sociale KOINOS – Sardegna
  • Associazione CESTRIM – Basilicata
  • APS SINAPSI – Calabria

Sintesi:

La strategia complessiva dell’intervento, e la relativa metodologia, sarà ispirata ai criteri di tempestività, multidisciplinarietà, integrazione, specializzazione, costanza nel tempo; e punta sia alla modellizzazione di protocolli e procedure di intervento sia alla definizione di buone prassi e linee guida nazionali e la definizione di una Child Safeguarding Policy specifica per tutti i soggetti partners.

La direzione scientifica del progetto si avvarrà del gruppo di lavoro per la mappatura del fenomeno degli orfani speciali, che sarà organizzata secondo le seguenti direttrici:

  • mappatura regionale degli orfani: ricognizione quantitativo-statistica degli orfani già presenti sui territori e dei nuovi orfani;
  • mappatura normativa: ricognizione sulla normativa a livello internazionale, nazionale, regionale ed eventualmente anche locale e relativi aggiornamenti;
  • mappatura “ragionata” di progetto e regionale: mappatura del fenomeno degli orfani, dei loro bisogni, delle loro condizioni, di quanti a diverso titolo si occupano di loro.

Nel corso del progetto verrà inoltre portata avanti una formazione specifica, mirata e continua per operatori dei servizi socio-sanitari, dei Centri Anti Violenza e per gli altri professionisti, con specifico riferimento al funzionamento traumatico dei minori esposti a violenza domestica e alla successiva perdita di entrambe le figure genitoriali.

Parallelamente sarà condotta una attività di prevenzione e sensibilizzazione attraverso laboratori educativi diffusi di prevenzione primaria sulla competenza/capacità di chiedere aiuto.

Infine il progetto lavora per portare a emersione il tema degli “orfani di femminicidio” non solo attraverso i numeri e le loro storie e quelle delle loro mamme, ma anche attraverso le esperienze di recupero e reinserimento rese possibili dalla presa in carico territoriale degli “orfani speciali”, e per cambiare la cultura, costruendo insieme ai media e ai comunicatori un’alleanza che permetta di diffondere un nuovo approccio alla prevenzione della violenza domestica anche attraverso un cambiamento del linguaggio e l’abbattimento di vecchi paradigmi e stereotipi.

RESPIRO