Orfani di femminicidio: la ministra Lamorgese incontra i responsabili dei progetti nazionali

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Il tema degli “orfani speciali” è arrivato sul tavolo del Ministero dell’Interno. Giovedì 7 aprile 2022 si è tenuto un importante incontro alla presenza della ministra Luciana Lamorgese, dei prefetti Milena Rizzi (Capo segreteria tecnica) e Colombrino (Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime di reati di tipo mafioso e intenzionali violenti), della senatrice Valeria Valente (presidente della commissione d’inchiesta sul femminicidio), della dott.ssa Simona Rotondi (vice coordinatrice delle attività istituzionali dell’impresa sociale con i Bambini) e dei Responsabili di progetto per le quattro aree geografiche del Paese: Annamaria Zucca (area nord-ovest), Sara Petralli (area nord-est), Patrizia Schiarizza (area centro) e Fedele Salvatore (area sud e isole).

Un incontro molto proficuo, grazie alla grande disponibilità della ministra Lamorgese a diventare sinergicamente operativi su un tema così delicato.

Sul tavolo di confronto, le tematiche rappresentate alla ministra dalla rete nazionale:

  • istituzione di una anagrafe/registro e un osservatorio nazionale sugli orfani, gruppo di lavoro per il monitoraggio e l’eventuale intervento migliorativo sulla legge 4/2018,
  • lo snellimento delle procedure burocratiche e amministrative per l’accesso al “fondo di solidarietà” per gli orfani di femminicidio,
  • le problematiche legate alla normativa vigente sulla privacy,
  • la necessità della formazione per il personale delle diverse articolazioni territoriali del ministero, la necessità di un coordinamento interministeriale sul tema degli orfani.

Ma, soprattutto, come ha ribadito Fedele Salvatore,  responsabile di progetto sud e isole, la necessità di elaborare, a partire dalle buone prassi già in atto sui territori, una procedura univoca d’intervento che, a partire dalle prime ore dell’omicidio, guidi la “presa in carico” dell’orfano e dei suoi bisogni e la stesura di “linee guida” nazionali sul tema: «Gli orfani speciali non sono “effetti collaterali” dei femminicidi, ma persone portatrici di bisogni e titolari di diritti che vanno accompagnate nei percorsi complessi di elaborazione del lutto e di emancipazione post-traumatica da professionisti competenti in un sistema di presa in carico multiagenzia e trauma informed».

Grande sensibilità e attenzione su queste tematiche è stata dimostrata sia dalla ministra Lamorgese che dai prefetti e dalla senatrice Valente. L’impegno è quello di rivedersi al più presto con i prefetti Rizzi e Colombrino per un tavolo di lavoro operativo.

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