Orfani speciali. Come accompagnarli a rielaborare la tragedia
di ProgettoRespiro
Alessia Dubbioso, educatrice professionale presso la cooperativa Irene 95, oltre ad essere coordinatrice regionale del progetto Respiro, svolge il difficile compito di tutor di resilienza degli orfani di crimini domestici, gli orfani speciali. Il tutor di resilienza rappresenta il punto di riferimento tra le famiglie affidatarie, i bambini e l’équipe multidisciplinare che si forma all’interno del progetto per prendere in carico i diversi aspetti, psicologici, sociali e legali a tutela degli orfani stessi.
“Spesso i bambini, anche dopo molti anni, non hanno ancora elaborato la tragedia“. racconta Alessia “La famiglia sceglie la via della negazione e talvolta gli orfani non sono neanche al corrente di ciò che è accaduto. Questo però purtroppo non permette né a loro né alla famiglia di rielaborare il lutto ed avere una possibilità di vita serena, una possibilità di “respiro”
Con la presa in carico del primo caso su mandato del tribunale Alessia racconta di aver incontrato non poche difficoltà. “C’era resistenza all’inizio, noi apparivamo coloro che erano stati mandati dal tribunale a controllare e magari a portar via il bambino. Ci è voluto un lungo lavoro per conquistare la fiducia della famiglia e far capire che non era così, che noi siamo al loro servizio”
Lo stesso è avvenuto con la scuola “Non riuscivamo neppure ad avere un appuntamento” continua Alessia “C’erano stati dei dissapori in passato con le assistenti sociali. Ma piano piano le cose sono cambiate ed ora siamo un punto di riferimento per il dirigente scolastico che spesso ci interpella per capire come fare per aiutare il bambino, come fare per aiutare le insegnanti” Nel concreto il progetto Respiro ha offerto alla classe del bambino un progetto sulle emozioni, una supervisione agli insegnanti e la possibilità di incontrare i genitori degli altri bambini per creare un ambiente favorevole al benessere complessivo del bambino. E nel tempo e con molta delicatezza, in costante relazione con la scuola, la famiglia e i servizi, lo ha portato a conoscere i fatti avvenuti e soprattutto a iniziare a rielaborarli.
“E’ proprio questo che fa un tutor di resilienza” dice Alessia “crea le condizioni perché un orfano speciale possa ricominciare a sognare e ad amare”
Guarda l’intervista ad Alessia Dubbioso
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