Nova Latina, in festa contro la povertà educativa

Il 4 gennaio, a Latina, c’era una temperatura gelida e il cielo grigio. Eppure il quartiere Nova Latina (ex Q4) si è animato per la presenza di bambini, genitori, insegnanti impegnati nelle diverse attività, che hanno permesso di vivere una giornata di festa creativa, piena di spunti e di scoperte.

La giornata, organizzata dai partner del Progetto Radici di Comunità, si è svolta negli spazi della parrocchia di San Luca, gentilmente messi a disposizione dal parroco, don Mario Sbariggia. Del quartiere Nova Latina abbiamo già parlato qui. Si tratta di un territorio difficile, con molta povertà educativa, poco senso di comunità.

L’evento aveva l’obiettivo di presentare il progetto, rendendolo più visibile sul territorio, e di coinvolgere più persone della comunità educante (di cui la parrocchia è uno dei punti di riferimento). È stato un altro passo avanti nella costruzione di quei Comitati Locali Integrati, che sono elemento qualificante del progetto. Nella prospettiva di costruire una comunità educante, infatti, i Comitati – attivati da insegnanti, genitori e operatori della rete locale – sono i centri organizzativi delle attività di animazione territoriale e il luogo in cui ci si scambiano idee e metodi per far emergere proposte, che rispondano alle difficoltà che vengono individuate sul territorio.

Le attività

C’era uno spazio per i giochi da tavolo (dama, gioco dell’oca, trivial pursuit) gestito da FantasticArt ed Auser; uno spazio di gioco aperto, all’interno del quale sono stati utilizzati anche i cerchi per l’hula Hop; un tavolo per il Laboratorio grafico pittorico; un laboratorio di esplorazione ambientale “Dalla pianta al seme dal seme alla pianta” gestito dalla cooperatva sociale Progetto 2000. Sono inoltre state fatte due escursioni guidate alla riscoperta del quartiere, nei suoi aspetti naturalistici, per sensibilizzare e sviluppare rispetto, conoscenza e senso di appartenenza, organizzate dall’associazione Cammino.

È stato inoltre attivato uno spazio dedicato ai genitori ed al comitato integrato, gestito dalla psicologa della Confraternita delle Stimmate di Cisterna (ente gestore della Caritas diocesana). Qui, discutendo del tema della povertà educativa, l’attenzione si è focalizzata sulla difficoltà di coinvolgimento dei genitori, segnalata da più parti, comprese due insegnanti dell’associazione La Chiave d’Oro, che gestisce la scuola steineriana del quartiere: anche lì, nonostante si tratti di una scuola a pagamento, i genitori sono restii a farsi coinvolgere dalla scuola, che pure vorrebbe che la programmazione delle attività fosse fatta insieme.

Per il futuro

L’evento è stato significativo in sé e per le ricadute che potrebbe avere  per la costruzione dei comitati integrati: non solo le rappresentanti della Chiave d’Oro hanno chiesto di farne parte, ma altri rapporti sono stati avviati in questo senso. Prosegue così la costruzione dei Comitati, che non è facile, perché occorre trovare persone motivate e disponibili a mettersi in gioco, ma può dare frutti interessanti.

L’inziativa non finisce qui: ci saranno altri incontri e soprattutto, da febbraio, partiranno una serie di attività pomeridiane, sempre negli spazi messi a disposizione della parrocchia: un servizio di doposcuola (a cura dell’Auser), attività di educazione digitale e coding (a cura di Fantasticart), il laboratorio di educazione alimentare, tenuto dal nutrizionista delle Acli di Latina, e un laboratorio ambientale per la riqualificazione degli spazi verdi, gestito da Progetto 2000 (negli ampi spazi che circondano la parrocchia, ce ne sono una parte attualmente trascurata, che verrà riqualifica con l’aiuto dei ragazzi del doposcuola).

Sono inoltre partite attività nell’IC Don Milani, fra le quali i laboratori espressivi relazionali, nell’ambito del programma nazionale Nati per Leggere, a cura dell’associazione di volontariato Filobus 75.