“Tè San Francesco” spazio ai genitori: “Dai ricordi d’infanzia alla relazione padre/madre bambino”

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Di Angela Renzullo* – Dopo il primo incontro informativo e conoscitivo con i genitori della scuola dell’infanzia dell’Istituto Perotto-Orsini gli appuntamenti sono proseguiti sempre sotto la veste informale di “Tè San Francesco”.

Il gruppo si è compattato sviluppando un “luogo” accogliente dove ogni mamma e papà si è sentito libero di potersi esprimere con altri genitori senza sentirsi giudicato ma ascoltato e compreso.

Durante gli incontri ho suggerito “proposte di lavoro” ossia riflessioni su alcuni momenti della propria infanzia o sull’attuale relazione genitore-figlio. In altre occasioni ho accompagnato il gruppo nella direzione creata dall’onda emotiva dei racconti.

Generosi nell’aver condiviso i propri ricordi d’infanzia, i partecipanti hanno fatto emergere meravigliosi stralci di vita passata. Questo viaggio nel tempo ha collegato momenti passati alla presente relazione con i propri figli, permettendo una differente chiave di lettura.

Personalmente ho vissuto questo scambio come uno dei più calorosi e vicino all’emotività.

Il tutto ha lasciato emergere l’importanza di continuare a prendersi cura di sé come donne e uomini, come madre o padre riuscendo ad essere entrambe le cose senza rinunciare alla “felicità” per sé stessi tale da poter essere trasmessa come vissuto emotivo ai propri figli.

Durante lo scambio di passioni e hobby invece non sono mancati momenti goliardici di scoperta e riscoperta.

Questa esperienza ha rafforzato ulteriormente l’importante idea di “gruppo”, che attraverso il confronto con problematiche diverse e tematiche comuni ad altri genitori, ha reso possibile lo scambio e l’attivazione di risorse individuali. Da un lato ha alleggerito alcuni vissuti dolorosi, dall’altro, tramite l’ascolto e il sostegno degli altri partecipanti, ha rinforzato alcune strategie personali.

Si potrebbe dunque dire che il gruppo funge “da specchio” perché molto spesso ogni membro in modo diverso riesce a restituire un significato alle esperienze condivise al suo interno.

La forza del gruppo E’ IL GRUPPO STESSO, grazie al contributo dei partecipanti, il coinvolgimento emotivo, le interazioni e il contributo del conduttore che ricama e tesse la tela del “discorso”.

*Psicologa responsabile Sportello d’Ascolto Manfredonia

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