Fai l’impresa!

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Il nome del progetto “Fai l’Impresa!” promette grandi obiettivi, incoraggia e fa sognare. Ma non si può pensare di “fare l’impresa” senza aver prima posto delle solide basi. È questo quello che i ragazzi e le ragazze di terzo superiore del liceo E. Amaldi di Tor Bella Monaca hanno imparato a fare negli incontri finora svolti.

 

Siamo partiti dal riconoscere di quali strumenti avessimo bisogno per “fare impresa”. Innanzitutto, di quelle competenze trasversali utili in praticamente ogni aspetto della vita quotidiana e comunitaria: comunicazione, problem solving, lavoro in gruppo, creatività, capacità di assumersi rischi e molto altro. Gli stessi ragazzi e ragazze si sono interrogati e messi alla prova per capire quali di quelle competenze gli appartenessero o meno, quali potessero essere potenziate e di quali invece si sentissero padroni.

 

Poste le nostre fondamenta, abbiamo iniziato ad alzare lo sguardo verso tutto quel che ci circonda. Cosa vorremmo che cambiasse nel nostro quartiere? Cosa manca nella nostra scuola? Quali problemi riscontriamo a casa? e nella nostra società? Gli studenti e le studentesse, già fino a quel momento molto partecipativi, sono diventati dei veri fiumi in piena: con l’aiuto di post-it di diverso colore, hanno riportato con spirito critico tutte le mancanze e le difficoltà che riscontrano nei vari ambiti della loro vita. Quasi non bastavano le pareti della nostra aula a contenere tutti i loro post-it!

Dopo aver ragionato su come e perché i problemi evidenziati avessero una particolare importanza per loro, abbiamo iniziato a provare a ribaltare quegli stessi problemi, per trasformarli in opportunità. Era arrivato il momento di agire il cambiamento. Ma come? Non è facile infatti passare dal pensiero astratto alla concreta attuazione di un’idea. A volte la creatività può sembrare in contrasto con la fattibilità. Quel che i ragazzi stanno imparando a fare è il far convivere questi due aspetti, spinti da un assunto di base: un’idea in cui non si crede non può essere un’idea di successo. I ragazzi si sono dovuti confrontare con i membri del proprio gruppo di lavoro, con il giudizio degli altri compagni di classe, con i loro timori e le loro aspirazioni, per poter arrivare infine ad abbracciare un’idea che sentissero veramente loro. Solo così potranno poi portarla avanti fino alla fine del percorso, andandola a definire sempre più nel dettaglio. 

Finora, le domande che si sono posti per giudicare la fattibilità e sostenibilità della loro idea sono molteplici: di che risorse abbiamo bisogno?; quale ruolo abbiamo noi nella realizzazione del progetto?; da chi potremmo farci aiutare?; con quali stakeholders dovremo interagire?; ci sono altre realtà che già offrono il nostro stesso servizio o prodotto? cosa ci rende diversi da quest’ultime?; che tipo di impatto vorremmo avere sui destinatari?

 

Gli studenti e le studentesse si sono perciò calati in un’ottica d’imprenditorialità, imparandone alcuni concetti basilari e mettendosi in gioco in prima persona. Stanno imparando che è possibile costruire risposte imprenditoriali a bisogni e sfide del proprio territorio generando un maggiore benessere sociale per la comunità. 

 

Avendo ormai iniziato da qualche incontro a lavorare in gruppo, ognuno sta scoprendo il proprio ruolo all’interno di quest’ultimo. La sfida dei prossimi incontri sarà proprio quella di far convergere le capacità di ciascuno per la definizione finale e dettagliata del progetto, che dovrà poi essere comunicato in maniera efficace e convincente. Non vediamo l’ora di scoprire insieme a loro il risultato del grande impegno che stanno dimostrando!

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