Calciosociale a Corviale – Siamo alle semifinali del Torneo Daje un po’!

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Questa stagione è stata sicuramente più complicata di altre: le quarantene hanno costretto spesso i nostri giocatori in panchina (e chi conosce Calciosociale sa che nessuno resta MAI in panchina!). Eppure, siamo riusciti ad arrivare alle semifinali con la grinta che ci contraddistingue e non vediamo l’ora di festeggiare tutti insieme la conclusione di questo campionato!

Il tema che ci ha accompagnato in questo strano e difficile anno è stato quello della ripartenza, del raccogliere i pezzettini della nostra storia (con tutte le sue cadute e i suoi momenti più duri) e metterli insieme creando una bellissima opera d’arte…Eh sì, ci siamo proprio ispirati alla filosofia del kintsugi giapponese (che significa “riparare con l’oro”): l’antichissima arte di restauro della ceramica, che nel tempo ha acquisito il significato metaforico del saper valorizzare le proprie cicatrici. Durante la cerimonia di apertura in cui sono state consegnate le magliette, ogni squadra si è riunita attorno al tavolo ed ha realizzato il proprio kintsugi…Ogni giocatore ha contribuito con un pezzettino di sé e il risultato è stato davvero bellissimo: tanti vasi di cartoncino in cui ognuno ha espresso un pensiero: storie di sconfitte, passioni e messaggi di pace!

 

Per i nomi delle nostre squadre abbiamo scelto quelli di persone che nella vita hanno saputo fare delle loro difficoltà dei punti di forza: fra chi come Alda Merini ha trasformato il dolore della malattia mentale e dello stigma in arte, o chi attraverso l’attivismo, ha fatto del suo tragico passato una missione di vita (Clemantine Wamariya). Dieci squadre per dieci persone incredibili! Durante le nostre partite fuori dal campo (attività laboratoriali formative) i ragazzi hanno potuto approfondire la conoscenza di queste storie attraverso piccole presentazioni e giochi ludico-didattici..allo stesso tempo facendo goal! In queste partite fuori dal campo, infatti, si segna partecipando!

 

Il torneo è ormai giunto quasi alla fine..Ogni squadra ha vissuto qualche sconfitta e qualche vittoria, ci siamo tornati ad abbracciare, ad aiutare in campo e fuori, ad arrabbiarci e a sorriderci insieme…Abbiamo fatto il giro di tutte le emozioni, bambini, bambine, mamme e papà..come solo le nostre partite ci fanno fare! Infondo l’antidoto alle conseguenze del (necessario) distanziamento sociale è tutto qui: una comunità che vive, sente, piange e gioisce INSIEME, proprio come un’unica grande squadra.

Grazie a Con i Bambini
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