La valutazione ed i suoi strumenti

di

C’era una volta…
“L’altro elemento importante nel corso del lavoro svolto con tutti i partner riguarda la costante ricerca di strumenti di valutazione che non vadano solamente ad indagare nel tentativo di raccogliere dati per riempire caselle, quanto piuttosto nell’
utilizzare un’esperienza che possa far emergere cambiamenti prima e dopo l’attività svolta, mitigando la dimensione “rendicontativa” che talvolta si percepisce quando si sottopone un questionario, che può risultare invasivo, indipendentemente da quali siano le domande poste.”

Ve lo ricordate? Finiva così il nostro ultimo articolo sulla valutazione d’impatto e la modalità di raccolta dati, vediamo un po’ più da vicino questo aspetto.

Valutare gli effetti che un intervento ha/ha avuto/si vuole che abbia è un’ardua sfida, lo è ancor di più se questi effetti ci si aspetta di vederli su un destinatario così complesso come è un ragazzo o una ragazza in età adolescenziale. Con i partner di progetto abbiamo quindi studiato una soluzione meno invasiva, che faccia sentire i ragazzi e le ragazze meno al centro di una valutazione, e più al centro della loro esperienza.La scelta infatti è caduta su un gioco che faranno pensando a loro stessi e il punto in cui si trovano nel momento in cui completano le immagini presenti nello strumento.

Il gioco in sé è molto semplice: colorare gli spazi vuoti, e per renderli il centro di questa operazione il risultato sarà un libretto che conserveranno una volta finito il progetto, come un diario di quello che è successo grazie a questo progetto.

Dal punto di vista tecnico è un set di questionari con somministrazione ex-ante ed ex-post, tuttavia, l’elemento tecnico di strumento di rilevazione passa totalmente in secondo piano in questa modalità di lavoro.

Ancora una volta il lavoro in team consente di modificare la prospettiva, e trovare spunti completamente differenti che rendono più agevole la raccolta dati e (dato ancora da dimostrare, ma siamo fiduciosi) possono aumentare l’affidabilità del dato rilevato.

Vedremo come si comporranno questi piccoli diari di progetto personali che stanno accompagnando i nostri protagonisti assoluti: i ragazzi e le ragazze di Corviale, Tor Bella Monaca e Tor San Lorenzo!

DAJE!

Un progetto di:
Co2 Crisis Opportunity OnlusAssociazione Community Organizing OnlusAssociazione Spazio x RomaInterazione UrbaneCalcioSociale, Scuola Pop Tor San LorenzoEutropianCooperativa Ulis

Regioni

Ti potrebbe interessare

Appunti di viaggio dei tre community organizers: il potere è nella relazione

di

È passato poco più di un mese dall'inizio dell'avventura di Giovanni, Danilo e Maria Sara nel progetto Periphery Organizing. Attraverso un racconto a tre voci, i tre community organizers condividono i frutti di questa straordinaria esperienza.

Una (ri)partenza elettrizzante

di

Eccoci ripartiti, anche alla Melissa Bassi di Tor Bella Monaca, con il secondo anno di Daje un PO’! Nel primo incontro i...

Pop Party, la festa di Scuola Pop!

di

Anche nel territorio di Ardea si è tenuto l’evento di fine progetto Periphery Organizing: POP PARTY! Un party in spiaggia in pieno...