La scuola? A noi importa!

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All’istituto comprensivo Madre Teresa di Calcutta, polo milanese di OpenSpace, la festa di fine anno, lo scorso sabato 25 maggio si è trasformata in un vero e proprio evento. Oltre agli alunni c’erano le famiglie, gli amici e gli insegnanti, ma anche architetti e operatori del sociale, impegnati a combinare competenze e conoscenze per scoprire insieme come la scuola può trasformare il territorio e la comunità che lo abita.

Ci viene in mente don Milani che a 50 anni dalla sua morte in molti hanno ricordato con il messaggio “I Careche campeggia proprio su una parete della scuola di Barbiana:è il motto della migliore gioventù… Mi sta a cuore”.

Mentre ascoltiamo il racconto di Alberto, che ha partecipato alla festa dell’istituto nella periferia sud est della città [Forlanini-Ponte Lambro-Rogoredo], ci immaginiamo una nuova generazione capace di vivere quel messaggio, di farlo proprio, e di prendersi cura della propria scuola insieme alla comunità educante.

“Siete felici perché è finita la scuola?”, ha chiesto Alberto agli adolescenti, formulando una domanda un po’ retorica tanto per rompere il ghiaccio.

“No, siamo felici perché la scuola è nostra!”

C’era chi vendeva al mercatino oggetti realizzati da loro, chi era impegnato a mostrare ai genitori i risultati dei laboratori e poi c’era chi si cimentava nel ruolo di architetto. Insieme a un gruppo di progettiste della Mario Cucinella Architects, che curano la riqualificazione degli spazi della scuola, alcuni ragazzi hanno posato la “prima pietra” del progetto con un totem realizzato da loro in mattinata e dipingendo il nuovo logo della scuola OpenSpace sull’asfalto, proprio davanti all’ingresso.

“La scuola è proprio nostra, la stiamo facendo noi, l’abbiamo pensata noi così!”

In una giornata di sole e di caldo come quella di sabato e con tante attività da fare all’aperto come convincere tutti a raggiungere l’aula di informatica della scuola? Ai formatori della Fondazione Mondo Digitale è bastato poco per incuriosire ragazze e ragazzi… Il coding lab può davvero trasformarsi in un posto magico per scoprire i principi della programmazione e dell’intelligenza artificiale e per vedere in anteprima anche quello che sarà possibile realizzare insieme nel fab lab, in allestimento proprio lì a scuola, a chilometro zero.

Laura Galimberti, assessore all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano, in visita a scuola per ascoltare gli sviluppi del progetto OpenSpace, ha incoraggiato i piccoli programmatori: “Apprendere il coding a questa età rappresenta un’opportunità unica. Lasciatevi sorprendere!”

L’aula era affollata: tutti i computer erano stati occupati da ragazzi e ragazze, genitori, docenti, fratelli o sorelle più piccoli. Tra le postazioni anche qualche studente più grande.

“Peccato che quando venivamo noi a scuola, non c’erano questi laboratori”, borbotta uno degli ex alunni. “Potete venire anche voi”, ha risposto pronto Alberto. “La scuola è anche vostra”.

Sì, ma ci deve stare a cuore. A tutti.

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