Le relazioni positive: incontri e reti che fanno la differenza.

di

“Nella lunga storia del genere umano
hanno prevalso coloro che hanno imparato
a collaborare ed a improvvisare con più efficacia.”

Charles Robert Darwin

 

In territori in cui i servizi scarseggiano, il pubblico è poco presente o insufficiente, le liste d’attesa sono lunghe, i servizi di orientamento sono poco fruibili oppure oberati di lavoro, le persone poco consapevoli, scarsamente informate, non inserite nel contesto e poco capaci ad orientarsi in quel complesso labirinto che sono oggi i servizi nelle grandi città, le operatrici e gli operatori del terzo settore sono l’unico spiraglio di luce.

Questa condizione, già di per sé pesante per un singolo individuo, diventa ancor più complessa se il soggetto in questione è un nucleo famigliare, il cui bisogno è più vasto e articolato e la cui capacità di gestione, organizzazione, spostamento, è legata a molte variabili.

Quando poi il nucleo famigliare che ha bisogno di avvicinarsi ai servizi, vive anche la difficoltà di un disagio legato ad una condizione di handicap o malattia, a difficoltà linguistiche, culturali oppure cognitive, relazionali, di isolamento sociale o territoriale, tutto si complica a tal punto da percepire la difficoltà di ogni azione come un muro invalicabile.

Ed è in questi contesti che gli operatori del progetto NEST, accolgono e orientano nuclei e singoli individui con l’obiettivo di ridurre lo stato di isolamento e di disorientamento che spesso li attanaglia attraverso un percorso di accompagnamento e orientamento ai servizi e al territorio.
In molti casi, attraverso il lavoro del personale NEST, è stato possibile far fronte al bisogno e alle necessità del nucleo o del singolo, fornendo indicazione chiare sui servizi di competenza presenti sul territorio, rafforzando l’efficacia di ogni singolo intervento educativo.

La Cooperativa Antropos, ente gestore dell’hub di Tor Sapienza, ha creato, grazie ad una presenza ultradecennale sul territorio romano, una rete di contatti molto ricca, eterogenea, dinamica ed interconnessa, tra i diversi servizi alla persona pubblici e privati appartenenti alle sfere della salute, del benessere, dell’informazione, della formazione, dell’istruzione, della cura alla persona, del lavoro e dell’assistenza medica e psicologica.

All’interno di questa rete la partecipazione attiva delle famiglie è divenuta una risorsa importantissima sia in termini di competenze che di informazioni utili. Sono sempre più spesso le famiglie a fornire sostegno ad altri nuclei. Un sostegno non solo materiale ma spesso emotivo e relazionale, dato dalla condivisione di vissuti che possono diventare spunti, riferimento, buone pratiche replicabili.

Il lavoro congiunto delle reti familiari e territoriali permette ai servizi di offrire, alle famiglie come al singolo, risposte efficaci e durature ai bisogni manifesti – spesso a bassissimo costo (che diversamente non sarebbe stato possibile dare), gestendo, in molte occasioni, anche disagi più complessi e sfaccettati, più nascosti e radicati, di quelli presentati inizialmente.

Nest è la dimostrazione vivente di come, insieme, si può diventare comunità educante.

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