#ConKiriku – La storia di Giulia Gagliardi

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Giulia ha il temperamento solare di chi ama stare con la gente, guarda gli altri a viso aperto e ha la capacità di mettere a proprio agio chiunque la incontri.

La sua attività professionale si sviluppa in due ambiti diversi ma complementari: da un lato lavora come psicoterapeuta in ambito privato, dall’altro, è psicologa per La Rotonda di Baranzate, dove mette a disposizione di tutti la sua esperienza e la sua competenza, pronta ad offrire un aiuto concreto a chiunque non disponga di molti mezzi, ma abbia la pressante necessità di essere ascoltato e di ottenere risposta a qualche importante bisogno.

Attualmente, si occupa, tra l’altro, di gestire lo sportello mamma-bambino per il progetto “Kiriku – A Scuola di Inclusione” dove meglio può mettere in gioco, al di là della sua formazione professionale, anche la sua propensione naturale all’incontro, all’accoglienza: nella relazione di aiuto con le donne che si rivolgono a lei, assumono estrema importanza infatti anche piccoli gesti come “condividere del cibo, rivolgere un sorriso, creare legami”.

Lavorare con le mamme che arrivano allo sportello è un compito delicato: molto spesso è necessario riuscire ad intuire un bisogno che a volte rimane inespresso, provare a costruire un clima informale, di confidenza e fiducia, e trasmettere l’idea che cercare una risoluzione ai bisogni sia un diritto, prima ancora che un’opportunità.

La sua attività a Baranzate è iniziata qualche anno fa, quando, sostituendo Serena Moretti (psicologa coordinatrice dell’area Educare Oltre) in congedo per maternità, ha cominciato ad occuparsi dello sportello di ascolto per le scuole secondarie di primo grado del Comune.

Di questo breve periodo Giulia ricorda soprattutto la forte sensazione di riuscire a “rispondere davvero ad un bisogno concreto”: in sinergia con gli altri operatori de La Rotonda, scopriva quanto il suo lavoro quotidiano riuscisse a favorire l’attivazione di proficui processi positivi e fosse in grado di portare realmente maggior benessere nelle vite delle persone che a lei si rivolgevano.

Per questo, quando Samantha Lentini (responsabile dei progetti), terminato questo primo incarico, le ha chiesto di restare a La Rotonda, Giulia non ha esitato nemmeno un minuto.

In questo suo lavoro così impegnativo Giulia però non è mai sola: può contare sull’aiuto di altri operatori de La Rotonda che rappresentano per lei una “preziosa risorsa” cui non rinuncerebbe mai.

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