Mani e piedi creativi

di

Bruno Munari disse:

“Un pulcino diventa adulto in poche settimane, un gatto in qualche mese, una persona in 13 anni.

Durante l’infanzia siamo quello che gli orientali definiscono Zen: la conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente mediante quelle attività che gli adulti chiamano gioco.

Tutti i recettori sensoriali sono aperti per ricevere i dati: guardare, toccare, sentire i sapori, il caldo, il freddo, il peso e la leggerezza, il morbido e il duro, il ruvido e il liscio, i colori, le forme, le distanze, la luce e il buio, il suono e il silenzio… tutto è nuovo, tutto è da imparare e il gioco favorisce la memorizzazione.

Poi si diventa adulti, si entra nella “società”, uno alla volta si chiudono i recettori sensoriali, non impariamo quasi più niente, usiamo solo la ragione e la parola e ci domandiamo: quanto costa? a cosa serve? quanto mi rende?

E poi, diventati ricchi, ci si fa costruire una bella villa al lago e, come ricordo di una infanzia felice e perduta per sempre, si fanno mettere in giardino la serie completa dei nanetti e Biancaneve in cemento colorato”.

 

I bambini hanno i cinque sensi fortemente attivi e sempre in funzione, senza distrazioni… e quindi perché fermarli?

Il tatto, la vista, il gusto, l’udito e l’olfatto sono fonte di apprendimento fondamentale e anche un mezzo di comunicazione con l’ambiente.

Tra le attività Girotondo | Insieme a Te dedicate alle bambine e ai bambini da 12 a 36 mesi, abbiamo proposto un laboratorio sensoriale realizzato utilizzando materiali di recupero, facili da reperire: scatole di cartone, stoffe di diversa consistenza, carta da pacchi trasparente, piccoli pezzi di carta vetrata e di spugne…

Materiali quindi di uso quotidiano o che appartengono all’ambiente naturale: suonano, scricchiolano, si accarezzano, hanno consistenza morbida o più dura, qualcuno è liscio, un altro ruvido, sono leggeri o pesanti.

Un mondo di oggetti da esplorare utilizzando tutti gli organi sensoriali.

In un primo momento tutti i materiali sono stati collocati in modo ordinato nella stanza lasciando la possibilità ai bambini di utilizzarli come veniva loro naturale.

Dopodiché ai genitori è stato chiesto di intervenire il meno possibile nel gioco dei loro bambini e delle loro bambine per dar quindi loro la possibilità di esprimere il loro “sentire” e goderseli guardandoli liberi di muoversi e giocare nella stanza.

Il risultato è stato un bellissimo momento di intimità e di relazione “primitiva”.

Basta poco per vivere insieme un momento speciale!

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