Restituire il patrimonio della Reggia di Caserta alla collettività

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Restituire il patrimonio della Reggia di Caserta alla collettività. I Liparoti, liberati da anni di incuria e degrado, saranno restituiti al pubblico.  Il “quartiere” fu costruito all’interno del Bosco vecchio a partire dal 1769 per accogliere i marinai di Lipari adibiti, per la loro esperienza, alla cura della flottiglia che stazionava nella Peschiera Grande realizzata poco distante. L’ex villaggio dei marinai sarà trasformato in punto di accoglienza sperimentale del Parco Reale. Per la prima volta, dunque, destinato alla fruizione e ad attività laboratoriali ed educative.

Il quartiere tornerà a vivere grazie ad Horticultura

Come comunica la stessa Reggia di Caserta, il quartiere tornerà nell’immediato a vivere grazie al progetto Horticultura, già avviato, prima della chiusura per Covid 19, in un’altra zona del Parco Reale. Gli operatori di Horticultura si impegneranno per contrastare l’abbandono scolastico e la povertà educativa e stimolare la cittadinanza attiva.

Il restauro

Negli ultimi mesi la zona è stata oggetto di un impegnativo intervento di pulizia e sgombero. A conclusione del restauro della Peschiera Grande, anche contestualmente a rilevanti interventi sul patrimonio vegetale del Bosco Vecchio, l’area all’aperto del quartiere dei Liparoti sarà accessibile al pubblico. Nell’ambito del III lotto dei lavori del Piano Stralcio “Cultura e Turismo” Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020. In seguito la zona e gli edifici storici ancora presenti saranno oggetto di un’importante opera di riqualificazione e valorizzazione.

 L’area

L’area, di circa 1500 metri quadrati, era ricoperta da rifiuti e materiale di vario genere fagocitati dalla vegetazione. Lo spazio, al confine con il territorio di Ercole e di Casagiove, presentava baracche e manufatti temporanei abusivi, realizzati in lamiera e con oggetti di recupero di ogni tipo. Recinzioni, depositi attrezzi, pollai e altri ricoveri per animali insistevano su tutta la superficie. Dopo aver bonificato l’intera estensione dalle piante infestanti, dalle sterpaglie e dai rovi sono stati rinvenuti macerie edili, metallo, plastica e amianto. La superficie presentava, inoltre, sprofondamenti, buche e avvallamenti.

Entro la fine dell’anno già i primi risultati

Entro la fine dell’anno tutti i materiali verranno smaltiti. Si è, invece, già provveduto alla rimozione delle alberature pericolanti e l’intera superficie esterna è stata messa in sicurezza.

 

Horticultura è stata l’occasione per impegnare immediatamente l’area liberata e ripristinata. La realizzazione di orti didattici museali, a cura dei bambini destinatari, fornirà immediatamente una sistematica fruibilità dei Liparoti. Il contrasto alla povertà educativa, obiettivo del progetto, si integra, quindi, con l’azione di valorizzazione che la Direzione del sito sta implementando. E’ quindi un esempio concreto di cooperazione pubblico-privato che produce innovazione sociale, segnatamente a vantaggio dell’infanzia e dell’adolescenza.

link Fonti:

Facebook Reggia di Caserta

Articolo sito Reggiadicaserta.beniculturali.it

 

 

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