FLIC SPACE: uno spazio di progettazione libera

Come si progetta un laboratorio?

Dopo vari laboratori organizzati da noi educatrici abbiamo chiesto ai ragazz*, che frequentano ormai da qualche mese lo SPACE di Carmignano di Brenta, di progettarne uno tutto loro.

“Ma come si fa a progettare un laboratorio?” ci hanno chiesto i ragazz*. “Dobbiamo prima di tutto raccogliere le idee sui vostri interessi e sui mestieri che vi piacerebbe approfondire e conoscere meglio”, abbiamo risposto loro. Così, abbiamo cominciato a fare un brainstorming di idee: “Incontriamo uno scienziato”, “Chiamiamo un istruttore di basket che ci spieghi il suo lavoro”, “Conosciamo uno chef o un cameriere”, “Chiamiamo un architetto o un interior designer”, “A me piace fare sport, inventiamone uno noi”, queste alcune proposte emerse. E poi, “Che cosa dobbiamo fare?”, “Dovremmo capire come queste idee possono concretizzarsi, conoscete qualche professionista che lavora in questi settori?” e allora i ragazz* hanno cominciato a ragionare e a pensare alla loro cerchia di conoscenze, dapprima genitori e parenti, poi amici, allenatori e conoscenti. Così Giorgio propone “Potrei sentire il mio istruttore di basket, lui è sempre disponibile e ben disposto”, Ruben invece si ricorda che suo cugino ha un agriturismo a venti minuti da Carmignano, “Magari potremmo andare a conoscerlo e a scoprire di cosa si occupa”, anche Brian ha un’idea “I miei genitori hanno ristrutturato casa da qualche anno e per arredarla hanno chiesto consiglio ad un interior designer, mi aveva affascinato il suo lavoro, posso chiamarlo e capire se è disponibile”.

Ci diamo appuntamento per il lunedì successivo e ci lasciamo con il compito di provare a contattare tutte le persone proposte.

Eccoci, è lunedì, dopo aver pranzato, giocato e fatto i compiti ci mettiamo in cerchio per continuare la progettazione del laboratorio, Giorgio ci avvisa che il suo allenatore non riuscirà ad esserci perché il lunedì fa allenamento con i ragazz* più giovani, anche il cugino di Ruben è impegnato di lunedì; non è così semplice come sembrava far combaciare gli impegni di tutti, sembrerebbe però, che l’arredatore proposto da Brian sia disponibile ed è anche molto interessato al progetto, evvai! Forse ce l’abbiamo fatta! “Cosa manca da fare ora?”, “Dobbiamo pubblicizzare il nostro evento, e preparare delle attività da fare durante il laboratorio”. Così i ragazz* si suddividono i compiti: Giorgio e Ruben preparano il volantino da inviare a tutte le famiglie di FLIC, mentre gli altri pensano alle domande da proporre al professionista che verrà a trovarci.

Dopo un piccolo intoppo e un cambio di data, imprevisti da mettere in conto quando si progetta, il giorno del laboratorio finalmente è arrivato. Sono le 15.30 e l’arredatore Luca Volpato viene accolto dai ragazz* in un clima entusiasta, ci sediamo in cerchio come siamo soliti fare e dopo un primo momento di presentazioni Luca ci fa vedere alcune foto del prima e del dopo di alcuni suoi progetti, i ragazz* rimangono impressionati soprattutto quando lui inizia a disegnare a mano libera e a tirare delle linee drittissime senza utilizzare il righello, ci racconta tutto il suo percorso lavorativo e di come già da piccolo amasse disegnare. Anche i ragazz* si cimentano a disegnare a mano libera e senza utilizzare la gomma da cancellare come proposto da Luca, che ci fa notare come i bambini quando disegnano non la utilizzino mai. Il pomeriggio vola via ed è ora di salutare e ringraziare Luca per la disponibilità.

La soddisfazione per la grandiosa riuscita del laboratorio si vede negli occhi dei ragazzi che sorridendo si salutano, si augurano Buona Pasqua e si danno appuntamento al lunedì successivo!

Maria Chiara – Educatrice