EDUCARE ED EDUCARSI ALLA SCELTA: PERCORSO INSIEME AI GENITORI

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Il percorso dedicato ai genitori dei ragazzi e delle ragazzi di FLIC Camposampiero in questo secondo quadrimestre si è appena concluso. Tre appuntamenti orientati al futuro, ai differenti punti di vista… ma non solo tra genitori e figli.

Le educatrici di FLIC e la psicologa del lavoro Giulia Cinque hanno condiviso degli utili strumenti con i genitori per sostenere i propri figli durante questo momento delicato prossimo alla scelta, in cui sono chiamati ad esserci senza sostituirsi a loro.

Il terzo anno di scuola secondaria si sta avvicinando e sia i ragazzi che i loro genitori iniziano a sentire che è giunto il momento per guardarsi attorno, per informarsi rispetto all’offerta formativa delle scuole superiori, sempre più ricca e articolata. “Come orientarsi in questa

giungla formativa? Le andiamo a visitare tutte? È sostenibile? Quale scelta è quella giusta? E cosa significa “più giusta”? Per chi? E se non fosse così? È possibile cambiare idea? Alt! Ci gira già la testa!”

Di una cosa siamo certe, che per questi ragazzi e le loro famiglie sarà un’estate caldissima piena di incertezze, scoperte, e perché no, anche di conferme.

In questi appuntamenti si è creato un bel clima di confronto e dialogo non solo tra le educatrici e i genitori ma anche tra questi ultimi. I genitori hanno raccontato, attraverso il fotolinguaggio, quale percezione hanno dei propri figli pensando alla scelta che dovranno affrontare. Hanno poi condiviso com’è stata la loro esperienza di scelta della scuola superiore in passato, rievocando il ruolo che hanno avuto i loro genitori in quel momento. Solo pochissimi hanno riportato di essersi sentiti liberi di decidere, la maggior parte ha seguito il percorso indicato dai genitori, ma c’è anche chi si è “ribellato” e scontrato per seguire il proprio percorso. Tante storie e tante emozioni sono affiorate e in questo processo rievocativo hanno trovato strada alcune riflessioni in merito a quale ruolo vorrebbero e potrebbero avere loro come genitori di questi ragazzi nati nel 2010. Le paure sono molte… “troppa offerta e poca conoscenza delle scuole ma, come poter  sostenere questi ragazzi?” I percorsi non sono più lineari: scegliere una scuola non significa individuare il proprio percorso professionale e di carriera, “ma allora come si può fare?”

Le statistiche dicono che i lavori del futuro non sono ancora stati inventati e molti lavori che conosciamo spariranno. Questo futuro se da un lato appare pieno di “opportunità, nuove avventure, pieno di speranza e bellezza” dall’altra è  ricco di “ansia, paura, incertezza e complessità”. Un futuro particolarmente incerto.. alcune “nuove professioni” che promuovono un’apparenza di guadagno facile, poco impegno e nessun  titolo di studio; attraverso i media monetizzano la loro immagine e i loro contenuti.

In tutto questo i genitori, in quanto attori privilegiati, e le educatrici, devono aiutare  i ragazzi e le ragazze ad essere curiosi, ad interrogarsi e guardare cosa c’è dietro per poter valutare e compiere delle scelte consapevoli. Il dialogo, il confronto, scoprire assieme le cose, utilizzare assieme i dispositivi e i social. Il digitale e il reale sono, oggi, lo stesso mondo e il futuro per molte professioni. E allora, prima di scegliere bisogna conoscere, informarsi, essere curiosi, fare ricerche, solo così ogni ragazzo e ragazza potrà scoprire qualcosa di sé. Questo vale anche per la scelta della scuola superiore, i giovani devono chiedersi cosa li incuriosisce e cosa vorrebbero approfondire. L’esplorazione del sé porta i ragazzi a diventare più autonomi nelle decisioni, acquisire nuove competenze progettuali, imparare a prendere decisioni, assumere un atteggiamento attivo e a mettersi al centro.

Il futuro di oggi chiede ai giovani non più di orientarsi alle professioni ma di iniziare a prendere consapevolezza ed orientarsi agli ambiti delle attività professionali che potranno svolgere domani.

Il ruolo dei genitori è pertanto duplice, fondamentale e allo stesso tempo difficile, richiede loro di dare spazio e fiducia ai loro figli, aiutarli stando loro vicino ma senza prevaricare, imparare ad accettarli con le loro caratteristiche  anche quando non collimano con i loro sogni e le loro aspettative genitoriali.

 

Micol Carraro,
Educatrice Cooperativa La Esse

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