Drop-in: attività educative estive per i ragazzi e le ragazze di Licata

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Giovedì 3 agosto sono giunte al termine le attività estive progettate per i giovani di Licata nell’ambito di “Drop-in”, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Drop-in si pone l’obiettivo di sostenere la transizione alla vita adulta degli adolescenti, aiutandoli e stimolandoli a costruire un proprio progetto di vita. Una delle azioni del progetto è il potenziamento e la valorizzazione di due luoghi aggregativi dedicati agli adolescenti, luoghi in cui è possibile promuovere relazioni educative significative, a Licata (AG) e a Marsala (TP).

A Licata sono stati protagonisti attivi delle attività educative estive 140 piccoli partecipanti, insieme a 65 animatori adolescenti che hanno svolto il ruolo di accompagnatori attenti. I piccoli insieme agli animatori hanno scoperto il valore dell’appartenenza a una comunità, la bellezza che ciascuno di noi può creare nel mondo con il proprio progetto di vita, quanto siano preziose le unicità e le diversità, quanto sia importante aiutare l’altro. I piccoli partecipanti hanno fatto propri questi temi – libertà, comunità, attesa, servizio, responsabilità, progetto – attraverso il racconto di “testimoni”, persone che hanno fatto dei temi la loro missione di vita.

Questo è stato possibile grazie al lavoro svolto dall’Azione Cattolica S.G. Tomasi di Licata e dalla Fondazione di Comunità di Agrigento e Trapani, che hanno offerto diverse attività e giochi formativi durante l’estate. Fra queste: un incontro con il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Licata, Augusto Petrocchi, con il quale i piccoli partecipanti hanno riflettuto sulla figura di Salvo D’Acquisto e commemorato i caduti della Seconda Guerra Mondiale, a pochi giorni dalla commemorazione della liberazione della città di Licata; una visita ai luoghi del Giudice Beato Rosario Livatino – la casa, la cappella e la stele che sorge nel luogo della sua uccisione – come strumento per far conoscere questa figura straordinaria della nostra terra; un incontro con l’Amministrazione di Licata nel palazzo di città, per far conoscere ai bambini e i ragazzi i luoghi in cui si amministra la vita pubblica; e poi laboratori creativi ed educativi, oltre ai giochi e alle giornate al mare e in piscina. Il filo conduttore di tutte le attività è stato “Ester capovolgi il mondo”, un invito per i bambini e i ragazzi a fare scelte coraggiose e a cambiare il mondo con le proprie azioni.

Giuseppe La Rocca, direttore della Fondazione di Comunità, ha evidenziato come l’estate rappresenti un periodo in cui le disuguaglianze sociali, soprattutto tra i bambini, si accentuino a causa della chiusura delle scuole. Le famiglie che hanno possibilità economiche e sociali possono garantire ai propri figli opportunità educative, ludiche e di crescita migliori, mentre i bambini provenienti da famiglie che vivono situazioni di fragilità rischiano di rimanere indietro nella partecipazione a iniziative educative e socio-relazionali. In tale contesto, il progetto Drop-in ha deciso di intervenire per affrontare questo bisogno spesso trascurato e sottovalutato, soprattutto nell’era post-pandemica, in cui è fondamentale restituire ai bambini e ai ragazzi opportunità di crescita non formale.

Nella Parrocchia di San Giuseppe Maria Tomasi, situata nel quartiere periferico Fondachello Playa, dove si trova il luogo educativo e aggregativo del progetto Drop-in, si è riconosciuta l’importanza di garantire una costante attenzione alla prevenzione e all’educazione al fine di evitare fenomeni di degrado e devianza, promuovendo al contempo un livello più elevato di cittadinanza attiva e partecipazione sociale.

Sarebbe bello se tutti i bambini avessero le stesse possibilità, ma così non è, e noi, che viviamo ogni giorno e tutto l’anno con le famiglie, lo sappiamo bene.” Questo il pensiero degli educatori volontari dell’Azione Cattolica S.G. Tomasi di Licata che li ha portati ad impegnarsi per realizzare queste attività.

Il progetto “Drop-in” è co-finanziato dalla Fondazione Peppino Vismara, con La Grande Casa Società Cooperativa Sociale (MI) come capofila del progetto.

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