Tesori raccolti e nuove riflessioni…

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Il 10 giugno a Fumane (VR) nella splendida cornice dell’evento ApprendiFestival, Bell’Impresa! ha avuto la possibilità di incontrarsi con amministratori, dirigenti scolastici, docenti, genitori e studenti/studentesse che hanno partecipato in questi ultimi due anni e mezzo al progetto.

È stato un momento di restituzione, confronto e scambio emotivo tra chi è stato attore primario delle attività delle Cooperative scolastiche e protagonista dei risultati raggiunti.

Abbiamo deciso di incontrarci intorno a un tavolo, anzi intorno a più tavoli di un world cafè, dove ci siamo confrontati su alcune parole chiave dell’esperienza di Bell’impresa!. Ci siamo chiesti come fosse cambiato per noi il modello di cooperare e come avessimo scoperto, anche nelle piccole cose, il giusto modo per svolgere il proprio ruolo. Ci siamo chiesti cosa avessimo imparato e cosa, invece, avessimo restituito a tutti gli altri compagni e compagne di viaggio, e non da ultimo, ci siamo chiesti quale fosse la reale possibilità di essere un attore del cambiamento.

Il risultato è stato stupefacente. Dopo due ore di attività e dibattito ci siamo ritrovati d’accordo sul fatto che quelle prime parole chiave che avevamo utilizzato nel world cafè, il progetto Bell’Impresa le aveva reinterpretate e ci aveva posto davanti a nuove sfide e nuove, ulteriori, esigenze.

Quello che avevamo definito il momento dell’“imparare” si era svelato sotto i nostri occhi come il presupposto per creare veramente una rete di relazione, imparare è divenuto, quindi, “conoscere”: conoscere i ragazzi e le ragazze come tali e non nel solo ruolo di studenti e studentesse, gli amministratori come alleati progettuali e non come terminali finali a cui porre solamente richieste, i docenti come coprotagonisti educativi inseriti in modelli diversi da quelli scolastici quotidiani.

Per la parola chiave seguente avevamo deciso di utilizzare “cooperare” ma rapidamente si è trasformata in “imparare facendo”, capire il proprio ruolo per generare processi decisionali democratici e inclusivi, cooperare è divenuto simbolo del “fare un passo indietro” ed ascoltare per poi “agire insieme”.

Su questa base il momento del “restituire”, terza nostra parola guida, è stata interpretata come quel momento in cui ogni soggetto del progetto in questi due anni e mezzo si è trovato a “mediare” creando alleanze e gestendo le differenze. Ma è alla fine che è emersa, forse, la parola più interessante, da un tavolo di discussione un ragazzo ha definito il cambiamento come il momento della “scintilla che accende”, un modo per essere l’innesco di un cambiamento possibile e quotidiano, un modello costruttivo e contagioso che possa rispondere alle ansie e spesso all’impotenza della nostra contemporaneità.

Ci siamo lasciati proprio su quest’ultima parola, provando a “scintillare”, cercando in Bell’impresa! non tanto la fine di uno splendido progetto ma l’inizio di un cammino che sicuramente avrà bisogno di proseguire ancora.

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