Bell’impresa , spazio di dialogo e confronto

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Nei momenti di grande complessità, come ha rappresentato il COVID, se la struttura regge significa che è una buona struttura” (Educatore Servizio Educativo Territoriale)

Gli incontri di monitoraggio rischiano di essere percepiti come un “momento di fatica” rispetto alle attività sul campo, un’azione collaterale. Invece, quando si trasformano in momenti di dialogo costruttivo tra diversi stakeholder che vivono i successi ma anche le fatiche di progetto, ecco che si trasformano in un momento di arricchimento reciproco, linfa fondamentale per guardare a ciò che abbiamo realizzato con una proiezione sul futuro.

Bell’Impresa! il 2 settembre ha chiamato a raccolta amministratori, Dirigenti scolastici, docenti, educatori, servizi educativi territoriali e partner di progetto per ripercorrere insieme il 1° anno di attività e raccogliere spunti per continuare il percorso intrapreso con maggior senso di appartenenza e partecipazione. Ci sono attori infatti che hanno lavorato sul campo ma tanti altri che dietro le quinte hanno tessuto i fili per la costruzione di relazioni perché Bell’Impresa sia respiro e risorsa per tutta la comunità.

Un pomeriggio di condivisione dei successi e delle fatiche, delle opportunità e dei rischi che un progetto dalle grandi ambizioni come Bell’Impresa porta con sé. Creatività ed entusiasmo, protagonismo dei minori, costruzione di relazioni sono le parole che hanno attraversato questo 1° anno di attività, seppur intersecando elementi di difficoltà associate principalmente alla pandemia che ha reso più difficoltosa la collaborazione scuola/territorio, il coinvolgimento delle famiglie e una comunicazione di “sistema” delle varie azioni. I partecipanti, nella loro eterogeneità, hanno riflettuto anche sulle opportunità che il progetto porta, declinabili nel rafforzamento della collaborazione tra le diverse figure educative, delle relazioni tra scuola e comunità locali e nella realizzazione di un reale e concreto protagonismo di bambini/e e ragazzi/e in tutto il processo.

Divisi in gruppi ci siamo interrogati su tre temi cardine del progetto, ripercorrendo esempi concreti, riflessioni e suggerimenti:

Scuola e territorio: le alleanze educative sono state efficaci?

Un tavolo che ha portato esempi di collaborazione efficace, di reale e concreto coinvolgimento degli amministratori locali che hanno dato “respiro e motivazione” ai ragazzi. L’alleanza educativa necessita di collaborazione, di momenti di dialogo per trovare un linguaggio comune tra docenti ed educatori, di maggiore coinvolgimento dei genitori. Per questo il progetto deve lavorare sul senso di “fiducia” trasversalmente agli attori coinvolti e su un sistema efficace di circolazione delle informazioni e delle idee.

I minori. Quali significati diamo a “partecipazione” ed “essere responsabili”?

Parole che hanno trovato significato in esperienze spesso collegate al territorio e ai suoi bisogni, o ancora in percorsi di formazione e consapevolezza sul “prendersi responsabilità” e mettersi in relazione con soggetti diversi. La relazione educativa richiede tempo e per crescere nella responsabilità ha bisogno anche di lasciare spazio al silenzio e alla noia dei minori che da soli trovano strade e strategie. L’alleanza tra gli attori coinvolti è fondamentale per coltivare questi principi fondamentali, soprattutto coinvolgendo i genitori in tutto il processo.

Bell’Impresa nel futuro: quali bisogni?

Bell’Impresa si è riscoperta fucina di creatività in ciascuna scuola coinvolta per trovare soluzioni efficaci di fronte ai limiti posti dalla pandemia. Le esperienze che hanno favorito il coinvolgimento di minori a rischio con i compagni hanno creato un ambiente particolarmente efficace per costruire relazioni cooperative all’interno dei gruppi. Va rafforzato il sistema di coinvolgimento e protagonismo di tutti gli attori coinvolti- in particolare le famiglie- provando a superare la frammentarietà talvolta legata ai singoli contesti.

I tavoli sono stati occasione di confronto reciproco, di scoperta e riconoscimento dei ruoli diversi all’interno del partenariato; sono stati spazio di alimentazione di idee dalle esperienze dei diversi territori, condivisione di domande e dubbi che aiuteranno sicuramente Bell’Impresa a crescere.

Bell’Impresa ha rafforzato la Consapevolezza che offrire delle competenze personali significa offrire delle competenze collettive, ed è fondamentale fare perno su questo senso di collettività” (docente)

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