L’impresa di partire!

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L’estate ci ha trovato a lavorare con docenti e dirigenti che quest’anno non si sono mai fermati, ci ha consentito di attivare momenti di dialogo e confronto con la scuola e ci ha fatto comprendere la paura e la complessità per una ripartenza nell’autunno 2020.

Le scuole infatti stanno correndo contro il tempo, calcolando spazi e numero di studenti, cercando di organizzare la logistica e la didattica in un momento di incertezza e di tanti punti interrogativi. Si sta diffondendo la paura per l’ignoto, per come farà capolino il virus con l’autunno, si è in ascolto, si è in attesa e ci si chiede come l’emergenza sanitaria verrà gestita da medici e pediatri col rientro a scuola.

In questo contesto Bell’Impresa! ha voluto dialogare a lungo con le scuole. È chiaro che sarà necessario attendere l’organizzazione scolastica ma anche essere pronti, essere flessibili per far fronte alle mille variabili, proporre formazione e programmazione efficienti, avere reti attive, coordinate e in particolare sarà necessario essere risorsa.

Questa è infatti la più bella scoperta di questi mesi. Bell’impresa! sarà una grande opportunità per le scuole perché permetterà ai docenti di proporre una didattica esperienziale con piccoli numeri di studenti, di essere affiancati da educatori esperti che attiveranno percorsi di apprendimento esperienziale in parallelo al loro lavoro. Le azioni attivate a scuola infatti vedranno la creazione di una nuova “classe”, quella dei soci della Cooperativa che lavoreranno sia su concetti teorici come atto costitutivo, statuto, studio della storia delle cooperative; sia su progettazioni pratiche con la realizzazione di un ramo produttivo di beni e/o servizi rivolti alla scuola o al territorio.

Questo progetto non è solo una grande opportunità, è anche un inizio di cambiamento!

In queste settimane alcuni docenti hanno mostrato paure, titubanze, altri ancora hanno posto molte domande. Già, perché le innovazioni non sono immediatamente comprensibili. Hanno bisogno di tempo, devono essere vissute, elaborate, comprese… ma portano anche entusiasmo ed energia.

È meraviglioso vedere il barlume negli occhi di alcuni docenti di fronte a proposte nuove e stravaganti, come quella di imparare la matematica con la falegnameria o ancora quella di allenare gli studenti alla scrittura raccogliendo testimonianze ed interviste nel territorio.

Con i docenti in questi mesi abbiamo parlato di competenze. Competenze che i giovani devono allenare, sviluppare, aumentare… e per farlo devono innanzitutto viverle! Sarà un percorso in cui esperienza e riflessione saranno continuamente a confronto, attraverso percorsi di realtà, di scontro ed incontro con le prove che la vita reale pone quotidianamente.

Bell’Impresa! vuole accompagnare i ragazzi in un percorso di cittadinanza attiva, di crescita di responsabilità e consapevolezza scoprendo un tema importante e attuale, quello del bene comune che coinvolge ognuno di noi, ogni scuola e ogni territorio. Così i giovani e i bambini saranno accompagnati nel “guardare”. Guardare oltre le mura, guardare all’ambiente in cui si vive, guardare alle risorse e pensare a come viverle. Non è solo una questione di come usarle. Sarà interessante osservare il cammino dei ragazzi nell’aumento di consapevolezza su quali sono le ricchezze di questo mondo, quelle di cui si ha veramente bisogno per crescere bene e in armonia.

È evidente quindi che diventa fondamentale conoscere il territorio in cui ogni progetto si sviluppa e diventa vitale crescere insieme alle istituzioni e associazioni presenti.

Perciò oltre alla scuola, questi mesi hanno visto coinvolti gli educatori dei 14 comuni su cui viene realizzato il progetto. Questa rete permetterà una crescita armoniosa e ricca di significato delle azioni, l’integrazione di diversi servizi e il reciproco arricchimento, permetterà di aumentare la reciproca conoscenza e anche di ridare vita a spazi territoriali pubblici. Altro tema importante sarà quello dei luoghi. Da una parte la scuola sta tentando di riorganizzare la logistica dei propri ambienti, dall’altra la possibilità di costruire ponti, di aprire a nuovi luoghi, di sfruttare spazi in disuso e riscoprire coi giovani e i bambini posti sconosciuti del proprio comune. L’intento sarà quello di accompagnare i bambini e i giovani a riappropriarsi del proprio territorio, di vivere maggiormente gli spazi all’aperto e di vivere con la scuola un cambiamento rivolto all’apertura non solo di porte e finestre ma anche di pensieri e sogni.

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