Innovare la didattica a scuola: l’esempio della scuola primaria di Valgatara

di

La scuola primaria di Valgatara, dell’Istituto Comprensivo B. Lorenzi di Fumane, quest’anno ha fatto ambo, ma potremmo dire tombola, perché in un anno faticoso per tutti ha scelto, direi con coraggio, di aprire le sue aule a due progetti innovativi: Disegnare il Futuro e Bell’Impresa! Oltretutto per quelle particolari coincidenze che sembrano cadere a pennello, l’atelierista di Disegnare il futuro che ha seguito il percorso quest’anno, Chiara Tonini, è anche l’educatrice di tre cooperative scolastiche di Bell’Impresa!

Il progetto Disegnare il Futuro nasce dall’idea di un’insegnante, Susanna Zago, e una dirigente scolastica, Chiara Obretta Cecchinato, che hanno sempre messo al centro dei loro pensieri l’attenzione agli alunni e ai loro processi di apprendimento, partendo dal presupposto che la conoscenza, negli alunni, si costruisce a partire dalle esperienze, per raggiungere, con il tempo, diversi livelli di astrazione.

Il progetto Bell’Impresa! Nasce da un’idea e dall’esperienza della cooperativa Hermete che da anni, attraverso la proposta della Cooperativa scolastica, sperimenta percorsi imprenditivi all’interno delle scuole, favorendo l’utilizzo della didattica esperienziale e un percorso di apprendimento che nasce appunto dal “fare” e dalla riflessione su ciò che si è fatto.

Abbiamo chiesto ad Enrica Da Re, insegnante presso la scuola primaria di Valgatara e molto attiva all’interno dei due progetti, di raccontarci com’è andato questo anno scolastico così ricco e anche quali siano i punti che secondo lei accomunano e differenziano i due progetti.

“E’ da un po’ che nella scuola si parla di didattica per competenze e dei compiti di realtà, ma si sa anche che i percorsi di innovazione e cambiamento non sono facili all’interno dell’istituzione scolastica; accogliere questi due progetti per la nostra scuola è significato senz’altro voler credere in questo cambiamento e anche volerlo mettere in atto. E’ il primo anno che  si fa esperienza con due progetti centrati sullo sviluppo e sulla valutazione delle competenze: il progetto Bell’Impresa! E il progetto Disegnare il futuro. Il progetto Disegnare il futuro è un progetto a cui partecipano una rete di scuole, all’inizio le insegnanti (sono tre quelle coinvolte) hanno dovuto realizzare un UDA (unità didattica di apprendimento) in collaborazione con l’atelierista, in questo caso il tema centrale era lavorare sulle capacità espressive, espressione del sé e delle emozioni. Poi il laboratorio si è sviluppato lavorando sull’utilizzo di immagini e di albi illustrati e sulla creazione di burattini, come strumento espressivo delle proprie emozioni. Bell’impresa! Purtroppo quest’anno a causa della normativa covid-19, ha dovuto rinunciare a lavorare all’interno della scuola con gruppi misti, quindi l’attività è stata rimodulata costruendo percorsi più brevi in ciascuna classe, attività che sono state collegate ad educazione civica, introducendo le tematiche dei diritti e del bene comune, poi nel secondo quadrimestre l’officina delle competenze ha coinvolto solo una classe che, per rendere concreto il discorso sul bene comune ne ha scelto uno: il muro di cinta della scuola, che abbandona le tonalità del grigio per riempirsi di colore con i murales che stanno realizzando i bambini assieme agli educatori del progetto.

Bell’Impresa! E Disegnare il Futuro: punti in comune e differenze?

“Entrambi mettono il focus sullo sviluppo delle competenze. Questi tipi di esperienze ci permettono di rafforzare questa direzione, in comune hanno anche che lavorano molto sul fare, il mettere le mani in pasta sta al centro di tutte e due i progetti. Se devo trovare delle differenze, posso dire che, anche se entrambi valorizzano molto il protagonismo dei ragazzi Disegnare il futuro lavora più sull’espressione del sé, mentre Bell’impresa! Mette l’accento sullo sviluppo dell’imprenditività e dei valori cooperativi.”

L’esperienza della scuola di Valgatara costituisce un esempio che ci fa credere e sperare che metodologie e le attività innovative possano entrare nella scuola e contribuire a modificare i processi di apprendimento ed insegnamento.

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

Un caffè con…gli educatori!

di

Una chiaccherata davanti a un caffè con Francesca e Marcello, educatori Hermete, che ci aggiornano sul loro progetto nelle due terze della...

Facendo s’impara: il bello dell’apprendimento non formale

di

Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo. Con queste parole, Aristotele sottolineava l’importanza della pratica come forma di apprendimento, ed...

La competenza è sapere agito

di

Nella società conoscitiva, nella quale la divisione è sempre più ampia tra coloro che sanno interpretare, coloro che sanno solo utilizzare e...