A Napoli Con Surus e Cornacchia
di lenuvole
A Napoli con Surus e Cornacchia. I viaggi dell’elefantino di Annibale e del cane giocoliere di Caravaggio; il primo lungo le sponde del Mediterraneo, il secondo alla ricerca di Caravaggio, sono arrivati nella capoluogo campano. Venerdì 14 giugno allo Spazio NEA, in via Costantinopoli 53 / piazza Bellini 59, a Napoli, è stato presentato il libro di storie illustrate “Surus, l’elefante bambino / Cornacchia, il cane giocoliere” (iemme edizioni, 2019) di Ivan Esposito, con illustrazioni di Valentina De Luca. Il libro racconta di due storie, aventi ciascuna per protagonista la mascotte delle Ludoteche museali Arteteca.
Gli ospiti
All’incontro, introdotto e moderato da Manuela Urciuoli de Le Nuvole, hanno partecipato il prof. Paolo Spinelli, presidente della Fondazione Puglia e membro del CdA dell’impresa sociale Con i Bambini. Tiziana Cristiani, coordinatrice campana della rete Nati per Leggere. Lello Esposito, artista di rilevanza internazionale, socialmente impegnato in progetti educativi per bambini nel centro storico di Napoli. Ivan Esposito, autore del libro.
Fondazione Puglia
Il professor Spinelli, evidenziando come il Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile sia diventata una costruttiva e concreta forma di collaborazione strutturata tra le Fondazioni di origine bancaria, il Governo e il Forum del Terzo Settore, ha evidenziato come “l’Impresa Sociale Con i Bambini, da anni, è l’esempio di quanto a livello nazionale ci sia stata attenzione particolare per il Sud in termini di finanziamento di progetti attraverso diversi bandi dedicati all’infanzia”. Per il professore: “ad un bambino non deve essere negato il diritto alla creatività e a quello di fantasticare su qualcosa”.
Nati per Leggere
Tiziana Cristiani, ha raccontato del rapporto tra lettura, in tenerissima età, e contrasto alla povertà educativa: “Noi in Campania, con Nati per leggere, ci rivolgiamo a tutti, perché questo strumento deve arrivare a tutte le famiglie. Ci arriviamo attraverso la cosa più umana possibile, e cioè la relazione tra persone, attraverso la formazione della nostra rete con diversi organismi”. “Questo libro – continua Tiziana Critiani – ha due storie, e quindi proprio questa reversibilità fisica può dare spunti anche pedagogici. Un bambino un libro può anche leggerlo da solo, ma sarebbe preferibile che a leggerlo sia la voce di un adulto, perché la risposta alla domanda sta proprio nella relazione che si stabilisce tra l’adulto e il bambino”.
L’artista Lello Esposito
Lello Esposito, ha testimoniato della relazione strettissima tra sensibilità artistica, appartenenza ad una comunità e ad una tradizione. “I bambini sono dei piccoli contenitori che noi possiamo riempire – spiega l’artista – sono artisti straordinari che si esprimono in maniera straordinaria. Molti artisti deformano i tratti, il colore, proprio perché vorrebbero tornare ad essere bambini”.
L’autore Ivan Esposito
Ivan Esposito ha spiegato che il libro è stato creato perché “io e Valentina De Luca (illustratrice del libro), volevamo creare un oggetto che avesse una sua identità indipendentemente dal lavoro che facevamo con Arteteca. Quindi lavorando con i bambini abbiamo pensato a due storie”. “Surus comincia questo viaggio lungo il mediterraneo, in tempi in cui i temi riguardanti il mediterraneo sono spesso drammatici. – spiega l’autore – Surus incontra una famiglia di profughi in Siria, perché dall’origine del nome è siriano. Su Cornacchia, invece, mi sono basato su degli anni, dalla fine del ‘500 e inizio del ‘600 in cui ci sono al mondo contemporaneamente Galilei, Cervantes e Merisi”.
L’incontro di due codici
Da qui il riferimento alla luce, elemento chiave nella storia di Cornacchia “utilizzando un linguaggio più astruso: vedere il mondo in una luce diversa. Santi ed eroi nel corpo e nel viso come nel caso di Caravaggio. Nella scienza attraverso un accesso alla conoscenza che sia libero e non condizionato dall’autorità, quindi Galileo. Infine provare ad essere sognatori, senza ingiustizie come il caso di Don Chisciotte”. “E’ stato un incontro due codici, quello di chi scrive e quello di chi disegna. Io e Valentina abbiamo fatto un viaggio insieme a Surus e Cornacchia. Abbiamo realizzato anche questa scommessa e cioè arrivare ad un prodotto espressivo nuovo, non in assoluto, ma per quanto riguarda i progetti, sì” conclude Ivan Esposito.
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