Violenza di genere: l’antidoto è la gentilezza
di lenuvole
Violenza di genere: l’antidoto è la gentilezza. Esistono tanti modi per sensibilizzare le persone, e soprattutto i bambini su temi così delicati. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Arteteca ha fornito il suo contributo. Il tutto grazie all’evento organizzato a Santa Maria Capua Vetere, sabato 24 novembre dal Polo museale della Campania, il Comune di Santa Maria Capua Vetere, l’Università degli studi Luigi Vanvitelli – Dipartimento di Giurisprudenza e il consorzio Arte’m net.
Violenza combattuta attraverso il gioco, laboratori e narrazioni
Le operatrici hanno sensibilizzato i bimbi della ludoteca Arteteca attraverso il gioco e coinvolgenti narrazioni. Si è cercato di sottolineare i comportamenti giusti e quelli sbagliati nei rapporti tra grandi e piccini. Tra uomini e donne. Su di un tabellone, i bambini hanno elencato gesti e parole gentili. Dopo, attraverso un quiz sulle buone maniere, si è cercato di enumerare degli esempi concreti di vita quotidiana. La giornata si è conclusa con un laboratorio di motricità all’interno delle sale del Museo archeologico dell’Antica Capua. Un laboratorio dedicato alla scoperta e al riconoscimento delle parti del corpo umano. Tema principale della settimana.
Quattro appuntamenti nel circuito dell’Antica Capua
L’iniziativa a cui ha partecipato Arteteca si è svolta all’interno di quattro appuntamenti rivolti ai grandi e ai piccoli visitatori nel circuito dell’Antica Capua. Come spiegato all’interno del comunicato del Polo Museale della Campania, oltre al lavoro svolto dalla Ludoteca, la Giornata è proseguita con il progetto “Nati per Leggere” del Presidio di Caserta, dove sono state proposte “Storie di straordinaria gentilezza”. Nel pomeriggio, la Compagnia teatrale della Margherita ha presentato la performance “La Foresta tascabile” sull’amore al femminile. Una foresta che rappresenta l’archetipo femminile e il luogo di incontro dove passato e presente si fondono in un universo di emozioni. L’amore visto dalla prospettiva di un’adolescente, di una madre, di due amiche, di un’eroina e di altre avventuriere. Il tutto analizzato in tutte le sue forme dall’amore-possesso all’amore universale.
L’Anfiteatro illuminato di arancio
Prima del conclusivo flashmob dal titolo “voci in silenzio” a cura dell’Associazione Arabesque di Annamaria di Maio, hanno emozionato il pubblico le parole di Alda Merini. Grazie alla lettura di “Guardare una donna”, a cura del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. La Giornata è terminata all’Anfiteatro Campano, che per l’occasione è stato illuminato di arancio.
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