Atelier di teatro per l’infanzia: come diventare piccoli creatori di nuovi mondi.

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atelier teatro per l'infanzia

Caterina Bernardi, attrice professionista che da anni mette a disposizione dei bambini il proprio bagaglio di esperienze sul palco, organizza gli atelier di teatro per Villaggio Educante e ci racconta il suo lavoro.

Come funziona un atelier di teatro?
Quello ideato per Villaggio Educante è un laboratorio pensato su 10 incontri, differenziato a seconda dell’età dei bambini: c’è il gruppo di ultimo anno di nido e quello di ultimo anno di scuola dell’infanzia. Il percorso è simile, ma cambiano gli esercizi: fisici e concreti per i bambini piccoli, più dedicati anche al pensiero astratto per quelli grandi.

Come si parte per questo “viaggio teatrale”?
Nei primi incontri cerco di instaurare un rapporto con i bambini per costruire una sorta di routine legata alla mia presenza nella stanza. L’importante è schiacciare il bottone della fantasia (che si trova in mezzo agli occhi) per iniziare ogni volta un viaggio fantastico e rischiacciarlo alla fine per tornare indietro. Abbiamo iniziato nel mese di novembre e quindi ho inventato una storia in cui il protagonista incontra Babbo Natale fuori dalla scuola che, ogni volta, porta con sé un misterioso sacco. Il sacco è pieno non solo di giochi, ma di esperienze.

Che tipo di esperienze?
Avventure che diventano viaggi per trasportarli in altri luoghi e mondi. Ad esempio, possono trovare nel sacco l’immagine di un bosco e quindi ci si prepara per partire: si apre l’armadio, si mettono i vestiti adatti, si prendono tutti gli attrezzi e la borraccia e si parte camminando  tra gli alberi, si sente il rumore delle foglie calpestate, la presenza degli animali. I bambini ad ogni incontro sono sempre più emozionati all’idea di aprire il sacco e di preparare il proprio zaino immaginario, quelli più grandi imparano ad impersonare personaggi, a fare le voci.

Qual è il valore aggiunto per il loro sviluppo?
È un ripercorrere esperienze della vita quotidiana in modo immaginifico e trasformarle in un momento di consapevolezza. È anche l’opportunità di fare cose impossibili nella realtà e quindi divertenti, coinvolgenti e anche un po’ magiche. Nei prossimi incontri inizieranno ad uscire dal sacco le paure più comuni dei bambini: sarà l’occasione per lavorare sulle emozioni.

Come rispondono i bambini?
Ogni bambino reagisce in modo diverso in base alle sue caratteristiche individuali, ma il teatro rappresenta ugualmente per tutti uno strumento per sviluppare la fantasia in modo più libero e soprattutto in gruppo, come se il singolo sogno di ognuno venisse amplificato dall’esperienza dello stare insieme. Ed è quindi un’esperienza molto forte di accettazione, ascolto, condivisione che i bambini vivono con gioia ed emozione.

Una grande opportunità di crescita, insomma.
Decisamente. I bambini imparano il rapporto tra azione e reazione, la capacità di muoversi o di stare fermi e, man mano che gli incontri si susseguono, imparano a stare attenti distraendosi sempre meno, ad aprirsi agli altri, mettersi a giocare, superare quelle timidezze naturali che alcuni hanno per stare davanti a tutti a fare o dire qualcosa, proprio come su un palco. Grazie al teatro i bambini diventano piccoli creatori, imparano la sensibilità di stare in un mondo creato insieme ai compagni, adattandosi alle esigenze dell’altro.

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