Riciclarte: l’atelier che stimola la creatività e insegna l’importanza del riuso.

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Riciclarte

Riciclarte è uno speciale laboratorio di Villaggio Educante condotto da Angela Pistrino, insegnante di discipline artistiche alla primaria e di arte immagine alla scuola secondaria di primo grado, diplomata all’l’Accademia di belle arti e con alle spalle numerose esperienze di laboratori creativi in molteplici ambiti.

Che cos’è Riciclarte?
Riciclarte è un atelier che ha un doppio obiettivo: da un lato liberare la creatività e far avvicinare i bambini alla produzione artistica, dall’altro educarli alla grande varietà di materiali che esistono e che spesso vengono buttati perché considerati rifiuto o perché hanno finito di svolgere l’utilizzo per cui erano stati creati.
Nei laboratori utilizzo, per esempio, confezioni vuote, sacchetti di biscotti, incarti di caramelle, oppure anche scarti da alimenti vegetali come le bucce di arancia o di cipolla.
Li riutilizziamo utilizzando tecniche artistiche classiche, per esempio creando colori grazie agli avanzi della verdura o della frutta.
Come organizza l’atelier per Villaggio Educante?
Si compone di 10 incontri a cadenza settimanale in cui i bambini sono suddivisi in due gruppi: con i più piccoli, di circa 2 anni, faccio attività più semplici, con i più grandi della scuola dell’infanzia
(4-5 anni) posso proporre attività più complesse e anche più focalizzate all’importanza del riuso, del non-spreco.
In generale cambio ogni lezione, adesso, per esempio, stiamo lavorando sulla nuova stagione, sulla primavera.
Come rispondono i bambini alle attività?
Ne sono entusiasti, li fa stare bene. I più piccoli sono più interessati alla manipolazione dei materiali, a sentire la differenza toccandoli e, oltre all’aspetto creativo, rappresenta un’attività importante che aiuta la scoperta di nuove sensazioni attraverso i sensi.
Con i più grandi facciamo anche delle brevi letture sull’argomento del riuso che li aiuti a riflettere maggiormente sull’importanza del riciclo e sul rispetto delle risorse. Anche i grandi comunque sono molto interessati alla varietà dei materiali, a provare a toccare, rompere, strappare, oltre al creare cose nuove, dipingere.
Cosa significa di far avvicinare all’arte bambini così piccoli?
È un grande valore aggiunto per la conoscenza del mondo, della sua varietà, delle infinite possibilità creative: stimola il bambino a trovare soluzioni con cose e modi inaspettati, sviluppa la fantasia, la creatività e la capacità di sperimentazione.
A livello educativo e relazionale, aiuta molto il valore del rapporto con gli altri, la condivisione dei materiali che sono per tutti, la capacità di aspettare il proprio turno.
C’è anche il valore estetico: viene chiesto loro di osservare cose meno comuni e lontane dalla quotidianità e quindi si abituano alla molteplicità, a cose differenti – penso per esempio alle maschere di altre culture – e anche a dare la loro opinione, stimolando un approccio critico.

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