Un “25 Aprile” per i profughi della Rotta Balcanica

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Al confine dell’Europa, il clima è freddo, sia quello atmosferico che quello umano. Per questo, la Comunità di Sant’Egidio si è mobilitata per non lasciare soli i profughi della rotta balcanica. Dal 28 aprile al 1 maggio una delegazione di volontari ha raggiunto il Cantone di Una-Sana per consegnare beni di prima necessità ai migranti lì bloccati. Gli aiuti sono frutto delle donazioni di molte persone generose. Tra queste ci sono gli studenti di Valori in Circolo, progetto promosso da Sant’Egidio e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. 

Migranti in attesa di liberazione

Pochi giorni fa si è celebrato il 25 aprile, Festa della Liberazione, memoria della vittoria partigiana sul regime nazifascista. Questa giornata ricorda quanto la libertà sia una conquista preziosa. Non possiamo non pensare quindi ai tanti che, nelle periferie del mondo, ancora lottano per ottenerla. Tra questi i migranti della rotta balcanica, fermi alle porte dell’Europa.

Lo scorso febbraio, gli studenti di Valori in Circolo hanno avuto modo di conoscere la tragedia dei profughi fermi al confine eurpoeo. Nel webinar Voci dalla Bosnia Mattia, giovane volontario della Comunità di Sant’Egidio di Padova, ha raccontato ai ragazzi connessi il suo viaggio a Bihac.

In quel territorio della Bosnia, a ridosso del confine croato, migliaia di profughi rischiano ogni giorno la propria vita, tentando il così detto “the game” per entrare in Europa. Chi perde è costretto a stazionare in campi istituzionali o informali. Allora si vive di espedienti, in un luogo dove la vita è faticosa e precaria. Molti profughi preferiscono addirittura vivere fuori dai luoghi pensati per fornire supporto ai migranti per preservare la poca libertà rimasta.

Un impegno che continua

A due mesi dall’incontro promosso da Valori in Circolo, gli studenti di Padova continuano a tenere nel cuore le storie dei profughi, spesso giovani come loro. Dopo aver ascoltato la testimonianza di Mattia, infatti, gli studenti  hanno voluto mobilitarsi per dare una mano.

I giovani sono sono stati coinvolti nelle numerose raccolte organizzate dalla Comunità di Sant’Egidio Padova per sostenere i migranti. Alcuni di loro hanno contribuito donando beni di prima necessità, altri si sono fatti promotori di raccolte nelle scuole o hanno aiutato i volontari a prepare i materiali per la spedizione. Gesti concreti che nascono da un conivolgimento degli studenti, motivati ad attivarsi perchè per primi toccati dalle parole ascoltate. È proprio questa la globalizzazione della solidarietà che Valori in Circolo vuole promuovere. 

Bihac

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