Piccoli divulgatori scientifici crescono con gli STEM Day

di

Vogliamo raccontarvi gli STEM Day in Campania, un’iniziativa che, tra maggio e giugno, ha visto coinvolte le tre scuole aderenti al progetto nella regione (IC Novaro Cavour e IC Ferdinando Russo di Napoli, IC De Curtis Ungaretti di Ercolano), in un’iniziativa che ha reso gli studenti protagonisti del racconto delle attività a cui hanno preso parte. Il modello è stato quello di un Open Day diffuso a tema STEM, che ha approfondito anche la collaborazione tra le classi e i partner locali del progetto, uniti nella preparazione di un evento speciale in cui coinvolgere familiari, insegnanti e compagni direttamente sul campo.

Quando abbiamo dato il via al progetto STEM*Lab, infatti, abbiamo immaginato i nostri 13 presidi come spazi aperti non solo ai ragazzi e alle ragazze, ma anche alle loro famiglie, a tutte le classi e gli/le insegnanti della scuola, alle associazioni del territorio. Un’aula le cui pareti potessero allargarsi a contenere tutta la comunità educante, unita dallo stesso obiettivo di trovare strumenti innovativi per incuriosire le nuove generazioni nei confronti delle discipline scientifiche. Di più, vogliamo in questo modo portarli ad osservare con più interesse il mondo che li circonda, rendendoli attivi e lavorando all’empowerment delle loro competenze trasversali, attraverso una piena integrazione di tutte le diversità: di contesto sociale, di background culturale e di tempi di apprendimento.

Cosa sono gli STEM Day?

Lucia Basso, coordinatrice STEM*Lab Campania per PAAdvice, un ente profit che ha deciso di entrare nel partenariato del progetto per il suo potenziale impatto territoriale, ci aiuta a capire meglio come è stato declinato il format degli STEM Day nelle tre scuole.

« Per la realizzazione degli STEM Day abbiamo individuato una griglia organizzativa con alcuni punti comuni, lasciando allo stesso tempo la libertà ai tre istituti scolastici di declinare il programma secondo le proprie necessità e i propri obiettivi di coinvolgimento. Ciò che ha caratterizzato tutte le iniziative è stata la predisposizione di una serie di postazioni, una per ciascuna organizzazione partner o esperto/a che aveva realizzato attività in orario curricolare o extra-curricolare. Le postazioni erano presidiate dagli studenti preparati precedentemente dagli esperti, che erano chiamati a dare dimostrazione e spiegazione delle attività; sono state collocate in tutta la scuola, compresi gli spazi esterni, per dare l’idea che la nostra progettualità coinvolge l’intero istituto, divenendo complementare ad altri luoghi di apprendimento, come il laboratorio di scienze o quello informatico. Anche progettare insieme i materiali di comunicazione che hanno poi di fatto allestito questi spazi è stato utile a sentirsi tutti nella stessa squadra.
A partire da questa impostazione di base, dunque, ciascuna scuola è stata libera di organizzare la giornata in maniera diversa. In un caso, l’evento è stato preceduto da un momento istituzionale durante una tavola rotonda a cui sono stati invitati l’Assessore all’Istruzione del Comune di Napoli e il presidente della Municipalità di riferimento. Quello realizzato in orario curricolare, presso l’IC De Curtis – Ungaretti di Ercolano, in particolare, è stato molto coinvolgente, perché si è scelto di realizzarlo di mattina. Questo ha permesso alle altri classi di visitare lo STEM*Lab e ascoltare l’esperienza dei compagni e delle compagne, scambiando conoscenza e comprendendo per la prima volta che cosa sono le attività STEM. Il contesto informale e di festa ha facilitato molto l’interazione. Per gli alunni e le alunne che hanno partecipato direttamente all’organizzazione, invece, il risultato più positivo è che si sono sentiti investiti di un ruolo da apripista e sono stati orgogliosi di mostrare ai propri coetanei i propri progressi. »

Il coinvolgimento degli adulti in queste giornate di apertura al territorio

« Le tipologie di adulti coinvolti erano tre: genitori, insegnanti e figure istituzionali. In ogni postazione veniva mostrato loro in presa diretta un esperimento, un laboratorio o un’attività informatica realizzata durante il corso dell’anno. Non si è trattato solo di descrivere a voce quello che era stato fatto in aula, ma di lasciar provare l’esperimento agli adulti in modalità ludico-dimostrativa, per poi dare spiegazione dei principi applicati solo in un secondo momento. Tutti hanno portato a casa lo stupore per quanto osservato e la possibilità di apprendere qualcosa dai loro figli e dalle loro figlie, toccando con mano l’utilità di questo metodo e accreditando ancora di più il progetto STEM*Lab ai loro occhi. Il messaggio che ci sembra sia passato è che con le scienze e la tecnologia ci si può anche divertire. Questa è stata senz’altro la dimostrazione più evidente di ciò che cerchiamo di trasmettere tutti i giorni con il nostro lavoro di partenariato. »

La ricchezza di questa esperienza, quindi, ha incoraggiato il coordinamento locale ad immaginare un grande evento di restituzione alla cittadinanza e alle istituzioni, in cui le tre scuole verranno nuovamente coinvolte in un’unica manifestazione prevista per il 24 ottobre presso la Città della Scienza di Napoli.

« La restituzione corale del progetto è lo strumento più utile per fare rete, confrontarsi, incoraggiare lo scambio di pratiche tra pari. Riproporremo le postazioni, ma stavolta saranno gestite da ragazzi di istituti diversi in compresenza e questo darà loro la possibilità di imparare a collaborare in un contesto diverso da quello scolastico. È importante renderli consapevoli del fatto che quell’esperienza non è ristretta solo alla loro scuola, scardinando l’idea di un’esperienza di apprendimento isolata e incoraggiandoli a sentirsi parte di una rete più grande. L’altro aspetto importante, che cureremo in particolar modo, è la presentazione alle istituzioni e alle organizzazioni pubbliche e private del territorio dell’intero progetto, in un’ottica di replicabilità. Mostreremo alle autorità invitate, nella maniera più evidente, il portato d’innovazione del progetto, offrendo loro un’esperienza immersiva. Dando seguito a quello che è stato fin dall’inizio uno degli obiettivi del coordinamento nazionale, vorremmo immaginare la possibilità di aprire altre esperienze simili sul territorio regionale. Per questo saranno invitate altre scuole, per rafforzare il dialogo all’interno della comunità educante ad ogni livello. »

STEM*Lab vuole ringraziare tutte le classi, il corpo docente e i partner di progetto per il loro entusiasmo.

 

Ti potrebbe interessare

Patti Educativi di Comunità: l’esperienza di Torino

di

La complessità delle sfide di oggi ha richiesto alla scuola di assumere con maggiore consapevolezza a ruoli e funzioni che prima erano...

L’apertura al territorio nei campi estivi di STEM*Lab Piemonte

di

L’estate STEM*Lab prosegue fino a fine luglio anche in Piemonte, grazie al coordinamento del nostro partner Liberitutti scs, nell’IC Aristide Gabelli e...

Il modello dell’IC Giacosa di Milano tra didattica scientifico ambientale, inclusione e intercultura

di

Come è ormai noto, in tempi di emergenza, la scuola italiana ha dovuto affrontare due sfide parallele: da un lato la corsa...