Avanti insieme. La prima comunità di pratiche valutative

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La responsabile del progetto SottoSopra Samantha Fusiello e la referente della valutazione interna Carmen Scavone hanno partecipato, il 17 marzo a Roma, alla prima sessione della comunità di pratiche valutative relativa al bando Ricucire i sogni.
Condotto dall’Istituto italiano di valutazione con lo strumento del world cafè, un metodo di conversazione che facilita dialoghi ad alto livello di interazione, l’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto tra i diciannove progetti finanziati dal bando. I presenti, a rotazione, hanno partecipato ai tre tavoli tematici sull’emersione dei fenomeni di maltrattamento e abuso, sul potenziamento dei sistemi di tutela e sul profilo dei partecipanti alla formazione.

Sono emerse indicazioni utili sugli aspetti legati alla presa in carico, alla collaborazione tra soggetti diversi, pubblici e privati, e alla formazione. Al netto di fattori specifici riferiti a contesti territoriali molto peculiari, è stato interessante constatare che i progetti, a tutte le latitudini, risentono delle stesse criticità: il coinvolgimento della comunità allargata, la difficoltà di agganciare i genitori ai percorsi laboratoriali, una cultura spesso omertosa e una tendenziale scarsa propensione alla responsabilizzazione nel processo di segnalazione di situazioni a rischio o di violenza agìta, le difficoltà e le carenze del sistema pubblico. Proprio per questo, il contributo incrociato delle varie esperienze consente di trovare soluzioni e risorse per far fare un passo in avanti a tutti i progetti.

Quella del 17 marzo è la prima di tre comunità di pratiche valutative in programma e cade mediamente a metà del percorso progettuale. Le altre due sono previste al termine del ciclo di vita del bando e a ventiquattro mesi dalla sua conclusione. Le comunità hanno l’obiettivo di portare a conoscenza diffusa le evidenze emerse dalla valutazione di impatto e stimolare un confronto, trasversale alle diverse esperienze attivate, sui cambiamenti che i progetti stanno generando nelle traiettorie di vita dei beneficiari e sui contesti di intervento.

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