Formazione per i professionisti del nuovo Servizio specialistico

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È in dirittura d’arrivo l’attività di formazione delle antenne e dell’equipe del servizio specialistico.
Dopo l’incontro introduttivo con il giudice Emiliano Mistrulli, che si è soffermato sul ruolo e sulla funzione dei tribunali per i minorenni, e il primo modulo sulle origini e la realizzazione delle condizioni di abuso con il prof. Francesco Montecchi, il 18 ottobre si sono affrontate, insieme alla dottoressa Catia Bufacchi, le tematiche relative alla clinica. La definizione, la classificazione e le caratteristiche delle diverse forme di abuso, il maltrattamento fisico e psicologico, la patologia della somministrazione delle cure, i problemi che devono affrontare i bambini testimoni di violenza sono stati gli argomenti affrontati in questa sessione.
Il 25 ottobre si è poi svolto il modulo sull’abuso sessuale, condotto ancora una volta dal prof. Montecchi. Dopo la definizione e le caratteristiche dei diversi abusi sessuali, i segnali di riconoscimento, la correlazione tra le diverse forme di abuso, i falsi abusi, si è dato spazio agli esempi clinici e alla consueta discussione di gruppo.
Chiuderà questa fase di formazione, lunedì 8 novembre, il modulo sull’intervento e sul lavoro in rete.

Il percorso formativo è finalizzato all’aggiornamento delle conoscenze e delle competenze delle figure professionali che opereranno all’interno del nuovo Servizio specialistico di valutazione, supporto e programmazione rivolto ai minori in situazione di grave rischio o vittime di maltrattamento e alle loro famiglie, che lavorerà a stretto contatto con i servizi pubblici territoriali. Costituito da un’equipe composta da un assistente sociale, uno psicoterapeuta e un pedagogista, e da nove antenne, una per ogni ambito socio territoriale della regione, il Servizio programmerà, dalla valutazione multidimensionale del singolo caso, un piano integrato di interventi, condiviso con i servizi sociali e sanitari territorialmente interessati, per ridurre i danni e superare il trauma.
“Una formazione qualificata e mirata è l’asse strategico per garantire interventi efficaci sia sul versante della prevenzione sia su quello della cura – sottolinea Anna D’Andretta, presidente della cooperativa sociale Ethos che si occupa dell’attività di formazione nell’ambito del progetto e che gestirà il Servizio specialistico.

Seguirà un secondo percorso di formazione rivolto a gruppi integrati di professionisti, ovvero docenti, operatori sociali e sanitari, forze dell’ordine e legali, realizzato in ciascuno degli ambiti socio-territoriali della Basilicata e rivolto principalmente a potenziare le competenze relative al riconoscimento e alla rilevazione delle forme di maltrattamento, alla prevenzione, alla segnalazione, alla protezione e alla cura.

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