Orfani di femminicidio: incontro con la Ministra Lamorgese

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Creare un’anagrafe ed un osservatorio nazionale degli orfani e delle orfane di femminicidi. E’ una delle proposte presentate alla Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese dai responsabili delle 4 aree del progetto a Braccia Aperte: Annamaria Zucca (nord-ovest), Sara Petralli (nord-est), Patrizia Schiarizza (centro) e Fedele Salvatore (sud e isole). All’incontro del 7 aprile erano presenti i prefetti Milena Rizzi, capo segreteria tecnica, e Colombrino, commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime di reati di tipo mafioso e intenzionali violenti, la Senatrice Valeria Valente, presidente della commissione d’inchiesta sul femminicidio, e Simona Rotondi, vice-coordinatrice delle attività istituzionali dell’impresa sociale Con i Bambini, che finanzia il progetto.

Una occasione importante per spiegare le difficoltà che, sui territori, si incontrano nell’individuare i/le potenziali fruitori/trici dei sostegni psicologici, educativi e formativi previsti dal progetto. Nel rispetto delle attuali leggi sulla privacy sono state sollecitate azioni che consentano di accedere ai dati degli orfani e delle orfane e delle loro famiglie. Affinché le necessarie tutele non finiscano per renderli invisibili.

Oltre ad un’anagrafe o registro nazionale è stata proposta la creazione di un coordinamento interministeriale e di un  gruppo di lavoro che valuti l’efficacia della legge 4/2018 e le modifiche necessarie affinché le richieste di sostegno previste (300 euro mensili di contributo e/o rimborso spese) vengano evase in tempi certi dalle Prefetture.

Oltre allo snellimento delle pratiche burocratiche è stata sottolineata anche la necessita di una formazione specifica del personale che, a tutti i livelli, si deve far carico dei/ delle “orfani speciali”  come li ha chiamati  Anna Costanza Baldry, la psicologa e criminologa che, per prima in Italia, ha dato voce al loro dolore e ai loro bisogni. Definizione che ha ispirato il nome del progetto, dell’area di nord ovest, di cui sono capofila i Centri Antiviolenza E.m.m.a.: S.O.S Sostegno Orfani Speciali.

Per la presidente Anna Zucca l’incontro con Luciana Lamorgese è stato importante: “la Ministra ha compreso le difficoltà e mostrato disponibilità a facilitare la comunicazione con le Prefetture e con gli attori istituzionali che si occupano degli orfani e delle orfane di femminicidio. Il prossimo passo, a breve, sarà un incontro con i Prefetti Rizzi e Colombrino per un tavolo di lavoro operativo”.

È fondamentale aggiunge Anna Zucca arrivare a scrivere linee guida nazionali per la presa in carico degli orfani e delle orfane di femminicidio, per riuscire ad accompagnarli con competenza nel complesso percorso di superamento del trauma e della ricostruzione.

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