Che favola mi racconti
di centriantiviolenzaemma
Che favola mi racconti. Sarà Irene Biemmi ricercatrice di pedagogia dell’Università di Firenze e autrice di libri per l’infanzia a guidare la riflessione sugli stereotipi di femminile e maschile. Ne sono ancora intrisi storie, racconti, libri di scuola per bambini. Un altro passo del lavoro di analisi sulla costruzione del genere del programma di formazione del progetto S.O.S Sostegno Orfani Speciali.
Gli orfani e le orfane di femminicidio sono vittime di una violenza che ha origine nei modelli culturali. Modelli che fino dalla prima infanzia vengono proposti a bambini e bambine. Testi popolati di valorosi cavalieri e fragili principesse, dotti scienziati, dolci madri e terribili streghe.
La letteratura per l’infanzia si è fatta tradizionalmente portatrice di una visione sessista della famiglia e della società.
Educare alla parità, a riconoscere gli stereotipi di cui si è portatori e portatrici, ad usare un nuovo vocabolario che consenta di superare le gabbie di genere. Questi gli obbiettivi del corso del 22 e 23 giugno a cui partecipano operatori e operatrici dei centri antiviolenza, delle cooperative, degli enti che hanno aderito al progetto S.O.S Sostegno Orfani Speciali.
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