Identità di genere e violenza maschile

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Dedicato alla costruzione dell’identità di genere e alla violenza maschile sulle donne il secondo modulo della formazione del progetto S.O.S. sostegno alle orfane e agli orfani di femminicidio in corso a Torino. Formazione che ha coinvolto tutti i partner del progetto, 28 le operatrici dei centri antiviolenza e gli operatori che lavorano sul disagio maschile e nella comunità educanda presenti in aula al corso che si concluderà sabato 30 aprile. A guidarlo Giovanna Zitiello, formatrice, femminista, esperta di genere e coordinatrice del centro antiviolenza Casa della Donna di Pisa, “Fondamentale partire dalle radici storiche e culturali da cui origina la violenza sulle donne – dice Giovanna Zitiello – per riuscire a valutarne tutte le implicazioni e mettere in campo azioni di contrasto e in questo – ha sottolineato – è fondamentale il ruolo dei centri antiviolenza”. Tra i temi trattati: parità di genere, la rappresentazione della donna nella storia e gli stereotipi.

Il prossimo modulo, ad inizio giugno, sarà tenuto da Stefano Ciccone dell’associazione Maschile Plurale. “Abbiamo pensato a questi due moduli di formazione – spiega Anna Maria Zucca, presidente di Emma e la onlus capofila del progetto – anche per riflettere sulle differenze che la morte di una madre può avere per una bambina o un bambino, poiché entrano in gioco identità di genere e costruzione del sé”. 

A luglio il terzo modulo tenuto da Irene Biemmi, ricercatrice di pedagogia sociale presso l’Università di Firenze, sarà invece dedicato all’analisi della letteratura e dei libri di testo per bambini.

 

(video-reportage a cura di Milena Boccadoro)

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