Il giardino delle meraviglie
di Arcos
Il giardino delle Meraviglie è alla Primavera, una scuola d’infanzia comunale della Genova collinare.
Per capire dove siamo ci serviamo delle parole di Riccardo Damasio, coordinatore del progetto, che all’avvio delle attività, fece un tour delle “scuole-piazze” cittadine, un’incursione etnografica negli ambienti urbani e pedagogici della città.
Nel suo diario di viaggio si legge: “Si arriva a Begato percorrendo la Val Polcevera. Si sale attraversando la Diga. Uno degli ecomostri più famosi d’Italia. I palazzoni si susseguono e in motorino si arranca per la salita. La costa di Begato, in cima alla collina è campagna. Qui sembra un altro mondo. Piccole case, la chiesa e il tempo si ferma un attimo. Poi comincia la discesa verso Rivarolo e il quartiere del CIGE. C’è qualche negozio, un po’ di vita intorno al supermercato, ma proprio prima della scuola si attraversa un tunnel sotto un palazzo annerito da una strana fuliggine: l’impressione è di stare in zona di guerra. La scuola è introvabile. Le vie sono intitolate a musicisti famosi, Via Bach, Via Wagner, Via Albinoni, e poi via Mozart. Che dissonanza tra i nomi delle strade e il paesaggio. La “Passione secondo Matteo” a Begato sarebbe davvero un bel colpo contro la povertà educativa. Viene da pensare che portare il Flauto magico in via Mozart sarebbe anche un gesto di riconoscenza verso il lato più folle e divergente del musicista. Il tunnel pedonale è buio e stretto, poi si gira l’angolo ed ecco l’ingresso della scuola…Primavera! Un nome in segno di speranza e qui davvero è stato fatto un lavoro enorme per tenere viva la scuola. Gli ambienti sono freschi e puliti. Colorati ed allegri. Grandi spazi con una bella biblioteca per i bambini e i genitori e un ampio giardino che potrebbe proprio diventare la nostra piazza.
Per dire la scuola con un albero…la Primavera si dice con l’alloro, profumato, tenace, nasce ovunque e si sviluppa anche senza un terreno ricchissimo intorno. E’ la pianta simbolo della vittoria.”
Riccardo, sempre visionario, aveva colto nel segno. Bambini, giovani ed adulti saranno gli attivi protagonisti di un lungo percorso di valorizzazione degli ambienti naturali che circondano l’edificio scolastico.
Tutto ha inizio con il laboratorio di educazione ambientale, condotto dal personale di Coopsse, storica cooperativa sociale della Valpolcevera, che ha guidato i piccoli e i loro familiari alla scoperta delle meraviglie della natura circostante, tanto prossima quanto trascurata.
Le attività si sono svolte nei weekend e durante le festività natalizie e pasquali per favorire la partecipazione di mamme, papà e fratellini, liberi dagli impegni lavorativi o scolastici. Armati di rastrelli e secchi, questi guerriglieri del verde in erba, hanno contribuito, con l’aiuto degli adulti, a pulire gli ambienti, a seminare ed osservare nascita e crescita delle piantine.
Il lavoro ha subito però un brusco arresto con l’inizio della pandemia e per molti mesi, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, le attività avviate non hanno potuto proseguire.
All’inizio del 2021 si comincia a vedere la luce. I vincoli nell’utilizzo degli spazi scolastici inducono però a riprogettare le attività del laboratorio. Insegnanti ed educatori condividono l’idea che il giardino, con il suo patrimonio di verde e spazi per il gioco e la socializzazione, possa costituire l’eredità del progetto. Negli ultimi anni lo spazio ha scontato la mancanza di manutenzione e quindi è necessario partire proprio dalla riqualificazione dell’ambiente.
Il laboratorio si riavvia con un lavoro di progettazione degli interventi di recupero dell’area verde a cui partecipano insegnati della scuola Primavera ed educatori di Coopsse. Si concorda di coinvolgere anche il Centro di Educazione al Lavoro – CEL Tempi Moderni – gestito dalla Cooperativa stessa – che mette a disposizione attrezzature, la competenza tecnica dei formatori e soprattutto può contare sul contributo operativo dei giovani che lo frequentano, una ventina di ragazzi tra i 16 e i 21 anni. Il coinvolgimento del CEL si inserisce nel quadro di iniziative di valorizzazione del protagonismo e dell’imprenditorialità giovanile condotte in collaborazione con il Centro Informagiovani del Comune di Genova.
Lo spazio è davvero grande come testimonia la piantina dell’edificio scolastico, quasi 1000 mq di terreno tra aree verdi e camminamenti.
Le insegnanti fanno un lavoro di ricerca in rete per studiare le soluzioni più interessanti ed adatte al loro spazio. Parallelamente educatori e giovani del CEL cominciano i primi rilevamenti sul campo.
Si decide che lo spazio, una vota pulito e riordinato, ospiterà diversi ambienti funzionali al gioco e alla socializzazione.
Pulire e riordinare… letteralmente un “gioco da ragazzi”. Saranno infatti i giovani del Centro di Educazione al lavoro ad affrontare armati di tagliaerba lo sfalcio del prato, la riduzione delle siepi e il taglio dei rami degli alberi. Nei lunghi mesi della pandemia la natura ha pacificamente invaso lo spazio e per recuperare terreno il lavoro è stato davvero impegnativo.
Si interviene anche su cancelli e staccionate in legno che in alcuni casi vengono ricostruite e sostituite.
La zona pavimentata è stata oggetto di un lavoro di messa in sicurezza e poi decorata con una pista multifuzionale, adatta per acquisire i primi rudimenti di educazione stradale e per gli evergreen giochi con biglie e tappi.
E poi c’è una lunga parete che si presta a diventare un muro per baby writer e così si realizza una maxi lavagna, 7 metri per 3 di superficie trattata con vernice lavabile.
L’area verde è davvero grande e una volta ripulita lo sembra ancora di più. Durante le attività di progettazione si è pensato di delimitare alcune zone in modo da favorire le attività in piccoli gruppi.
Nel laboratorio di falegnameria del CEL Tempi Moderni si lavora alla costruzione di altre staccionate che vengono poi installate sul prato per ospitare due aree cantiere, 4 metri per 4, dove i bambini potranno esercitare la loro creatività costruttiva.
E poi la magia di giocare nella “spiaggia in cassetta”, la sabbiera anzi le sabbiere, ben tre, ciascuna di 2 metri per due, riempite con oltre dieci quintali di sabbia. Al centro di ogni sabbiera un fungo di legno, opportunamente stondato, su cui al termine della giornata viene poggiato un telo impermeabile, a protezione del prezioso contenuto.
Una meraviglia di giardino pronto ad accogliere i bambini al rientro dalle vacanze estive, bambini e non solo. E’ un luogo piacevolissimo per sostare all’uscita di scuola, una piazza verde per l’incontro di grandi e piccini.
E’ grazie alla volontà della comunità educante, genitori, insegnanti ed educatori che la Genova collinare ha una nuova piazza. E’ grazie all’entusiasmo e all’impegno dei ragazzi di Tempi Moderni, il Centro di Educazione al Lavoro della Cooperativa Coopsse, che la Scuola Primavera ha il suo giardino delle meraviglie.
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