La peer education per un approccio positivo e consapevole alle tecnologie digitali

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Allo zen di Palermo un laboratorio incentrato sull’uso dei new media per conoscere rischi e opportunità di internet e degli strumenti digitali

Usare in maniera consapevole e positiva le tecnologie digitali, imparando a individuare – tra pari – rischi e benefici della rete: è questo l’obiettivo del laboratorio promosso dall’associazione Laboratorio Zen Insieme e dalla cooperativa EDI, nell’ambito del progetto S.C.AT.T.I. a Palermo.

Il percorso, che ha coinvolto due classi di scuola secondaria dell’I.C. Leonardo Sciascia di Palermo, è stato pensato e fortemente voluto in presenza, nonostante le difficoltà del periodo, affinché si potesse costruire una relazione di fiducia che avrebbe condotto il gruppo ad una reale condivisione di pratiche e saperi. Il primo incontro si è svolto in classe con il prezioso aiuto di tutto il personale scolastico, ed insieme si è scelto quali argomenti approfondire e quali strategie adottare.

Successivamente, per via dell’aumento dei contagi, si è reso necessario svolgere buona parte degli incontri on-line, ma questo ostacolo non ha mai scoraggiato il gruppo. Anzi, si è riusciti a trovare del positivo anche utilizzando cellulari e tablet per parlare di argomenti importanti.

In particolare questi laboratori, centrati sulla costruzione nelle ragazze e nei ragazzi di migliori competenze per riconoscere, modulare e gestire il proprio rapporto con le tecnologie e con i social in generale, sono stati strutturati ricorrendo alla peer-education, quale strumento innovativo e sperimentale di trasmissione del sapere fra pari.

Nei vari incontri, le alunne e gli alunni sono stati condotti attraverso giochi, attività di gruppo, letture e video, in un percorso volto a:

–  riconoscere le “fake news” e imparare a difendersi da esse, attraverso esperienze sia personali che collettive, che hanno portato alla luce narrazioni sul nostro quartiere davvero interessanti;

–  difendere la propria privacy sui social e scoprire come condividere le informazioni in modo appropriato e sicuro;

–  riconoscere il cyberbullismo, difendersi da questo e saper aiutare le compagne e i compagni in difficoltà, nonché individuare le figure a cui rivolgersi;

saper difendersi dall’adescamento in rete e imparare a distinguere e gestire le conoscenze on-line, nonché a difendersi da persone che non hanno buone intenzioni.

È stato chiaro fin da subito che il livello di consapevolezza in ambito di tecnologie digitali era più alto del previsto. Alcune e alcuni hanno mostrato grande conoscenza dei diversi dispositivi, ma quasi nessuno possedeva dimestichezza con la protezione dei propri dati sensibili. Condividendo pratiche e strategie insieme, è stato possibile mettere alla prova ciò che si era imparato, così da utilizzare i dispositivi in modo più sicuro e attento.

Il laboratorio, tornato infine in presenza, si è concluso con un lavoro collettivo che si è rivelato davvero coinvolgente! È stato infatti realizzato un eBook interattivo, utilizzando contenuti grafici, video e testi informativi, tutti realizzati dagli studenti e dalle studentesse. Il lavoro collettivo è stato molto pratico, divertente ma anche importante, perché li aiuterà ad informare i loro coetanei in maniera accurata su tre argomenti principali: il cyberbullismo, le fake-news e il sexting.

Uno strumento facilmente fruibile da tutti e tutte (alcuni lo porteranno addirittura agli esami di terzo anno), che le ragazze e i ragazzi, ma anche gli insegnanti, stanno già diffondendo, sfruttando anche i social, che sono stati fra gli argomenti principali del laboratorio!

Un contenuto sicuro ed educativo che si spera possa diventare “virale” tra i giovani e le giovani del quartiere ed oltre.

Articolo a cura di Valentina Morici, educatrice Laboratorio Zen Insieme

 

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