Sistema di Tutela Integrato a scuola: prassi e procedure per la tutela di studenti e studentesse

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La tutela dei diritti dei minori nelle scuole è un tema ancora più presente in questo momento di didattica digitale integrata e didattica a distanza, in cui l’on line è sempre più presente nella vita dei ragazzi e delle ragazze.  I formatori S.C.AT.T.I. stanno così lavorando con le scuole per la stesura di Sistemi di Tutela integrati.

La pandemia ha inciso molto sulla scuola, ha acceso i riflettori su alcune criticità già presenti, sugli scarsi investimenti di risorse e di valorizzazione delle competenze al suo interno negli ultimi anni, ha reso ancora più complicato il lavoro di insegnanti, Dirigenti Scolastici e personale scolastico e necessaria una ridefinizione della collaborazione con le famiglie e la comunità educante.

Il progetto S.C.AT.T.I. è iniziato un anno prima dell’arrivo del Covid, quando era appena partito il percorso con le scuole e i partner locali per la Tutela dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Siamo partiti con incontri di sensibilizzazione e approfondimento rivolti a docenti e genitori su Educazione Positiva e Tutela utili per iniziare con ogni I.C. la scrittura condivisa di un Sistema di Tutela per studenti e studentesse a Milano, Palermo, Praia a Mare e Scalea e Roma.

Percorso che nel 2020 ha subito inevitabilmente dei cambiamenti ma che ci ha permesso, in ogni caso, di rimanere in contatto con le scuole, di ascoltare il loro punto di vista, dare loro voce e ripartire dal benessere e dalla sicurezza a scuola.

In un momento come quello che stiamo vivendo serve avere un chiaro orientamento per non perdersi. Serve chiedere alla scuola e a chi la vive come sta, di cosa ha bisogno ora. Per noi questo orientamento è dato sicuramente dalla CRC[1]. E, se parliamo di Tutela, non possiamo non riferirci all’art. 19 “Hai diritto ad essere protetto/a da ogni forma di maltrattamento, abuso o sfruttamento da parte di chiunque”. Questo articolo ci dice che noi adulti siamo responsabili e garanti dei diritti dei bambini e delle bambine e del pieno esercizio di questi diritti.  Ma cosa significa tutelare studenti e studentesse, oggi, a scuola? E come si declina la tutela nella dimensione “onlife”[2], che le vecchie e le nuove generazioni vivono? Non si tratta di negare le peculiarità del mondo analogico e di quello digitale, ma di prendere consapevolezza che sempre più, queste due dimensioni, sono connesse e intersecate in un’unica, nuova, realtà. Onlife appunto, “…dove reale e virtuale si (con)fondono[3].

La scuola è un’istituzione educativa dove il dovere verso la protezione dovrebbe raggiungere la sua massima espressione e ha la precisa responsabilità, online e offline, sia di minimizzare il rischio di nuocere ai e alle minorenni a cui si rivolge, sia di saper rispondere efficacemente in caso di preoccupazioni o sospetti.

Quando parliamo di didattica a distanza o di didattica integrata, quali sono i rischi a cui possiamo, direttamente o indirettamente, esporre studenti e studentesse? Quali strumenti abbiamo per rispondere a preoccupazioni o sospetti circa la loro tutela e sicurezza anche online?

Come S.C.AT.T.I. crediamo fortemente che la scuola non debba rimanere da sola nell’affrontare tutto questo. Fino a febbraio 2020 abbiamo condiviso con docenti e genitori alcune azioni chiave per la tutela e in piena pandemia li abbiamo arricchiti con la parte che ha dominato l’ultimo anno di scuola, ovvero la didattica a distanza, didattica digitale integrata o l’utilizzo delle Tecnologie Digitali a scuola.

Abbiamo, a inizio anno scolastico 2020_2021, avviato i primi Tavoli di lavoro con le scuole dei 4 territori del progetto S.C.AT.T.I., volti all’elaborazione partecipata di un sistema di tutela integrato della scuola, che contenga prassi e procedure che la scuola si impegna a mettere in atto per minimizzare i rischi di nuocere, anche in modo non intenzionale, ai minorenni ai quali si rivolge e essere in grado di garantire una risposta tempestiva ed adeguata alle preoccupazioni circa la sicurezza di un bambino o una bambina in qualsiasi contesto, inclusi gli ambienti online. Ai tavoli di lavoro partecipano docenti, genitori e altro personale scolastico (A.T.A. e personale scolastico) perché la responsabilità verso la tutela è di tutti.

A fine progetto ci aspettiamo di avere compiuto un percorso che avrà prodotto dei Sistemi di Tutela integrati, partecipati e che possano essere garanzia di:

  • maggiore tutela di studenti e studentesse perché tutto il personale scolastico avrà maggiore consapevolezza su abusi, maltrattamenti e/o violenza nei confronti di minorenni e saprà meglio prevenire, riconoscere e rispondere a questi avvenimenti;
  • maggiore tutela del personale scolastico con un chiaro e condiviso contesto di riferimento in ambito di tutela e potendo garantire una risposta rapida e adeguata in rete con tutti i servizi predisposti alla tutela dei e delle minorenni;
  • maggiore tutela della scuola: valorizzerà i processi già in essere nella scuola integrandoli con le migliori pratiche in ambito di tutela.

 

Articolo a cura di Isabella Tenti, Responsabile Nazionale per la Tutela di bambine, bambini e adolescenti della cooperativa E.D.I Onlus

 

 

[1] Convention on the Rights of the Child (CRC), ovvero la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Onlife

[3] Citazione di Luciano Floridi, che ha inventato il neologismo “onlife”

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