Cittadini di Empaville per un giorno

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Nell’ambito del progetto RIPARTIRE, le studentesse e gli studenti del Convitto Nazionale Domenico Cotugno dell’Aquila sono stati coinvolti nel percorso di Bilancio Partecipativo che vede come partner nazionale BiPart.

Il primo incontro del percorso è stato dedicato a Empaville allo scopo di avvicinare le ragazze e i ragazzi ai principi del bilancio partecipativo e, soprattutto, trasmettere gli strumenti per la co-progettazione e la condivisione di idee e bisogni attraverso cui concretamente e democraticamente gestire le risorse messe a disposizione dal progetto (3.000 euro). Empaville è un gioco di ruolo che simula un bilancio partecipativo tra abitanti-tipo di una città immaginaria, Empaville appunto, popolata da cittadini fittizi nei quali gli alunni del Cotugno si sono impersonificati per sperimentare il processo deliberativo verso soluzioni condivise e sostenibili. 

La giornata dedicata ad Empaville si è svolta alla presenza di circa trenta giovani, provenienti da classi differenti. Sin dal primo momento sono stati introdotti al mondo immaginario di Empaville grazie all’accoglienza in plenaria di un Sindaco e due Assessori Comunali: la città presenta numerosi bisogni e problematiche a cui la Giunta Comunale intende rispondere attraverso una serie di sfide e un budget di 50.000 euro messo a disposizione delle cittadine e dei cittadini per discutere e co-progettare insieme. Dopo aver assegnato a ciascun partecipante una carta personaggio, i giovani partecipanti sono stati invitati a lavorare in gruppo, ciascuno dei quali relativo ad uno specifico quartiere della città e più challenge da affrontare. Durante il momento dedicato alle “assemblee deliberative”, studentesse e studenti hanno elaborato proposte dall’ambito dell’ecosostenibilità a quello socio-culturale, successivamente presentate e discusse in plenaria. L’ultima fase del processo è stata dedicata alle domande che, sia le cittadine e cittadini sia i membri della Giunta, hanno rivolto ai proponenti per meglio comprendere i dettagli ed infine al voto. L’idea innovativa più votata è stata Mobil Green – Mobilità verde: il quartiere caratterizzato da un insoddisfacente trasporto pubblico vedrà la conversione elettrica, ad alimentazione solare, dei motori dei mezzi di trasporto pubblico allo scopo di potenziare il servizio pubblico e rispettare l’ambiente. 

Empaville, grazie alla sua natura ludica e interattiva, introduce i giovani al mondo della democrazia, esercitando l’attività di problem solving e il lavoro di squadra. Allo stesso tempo fa emergere i tipici conflitti tra generazioni, culture, o caratteri differenti, esattamente come accade in una società reale.

In seguito a questa prima giornata di Bilancio Partecipativo, è emerso infatti che gli studenti hanno imparato a conoscersi tra loro, hanno ascoltato le opinioni altrui e le hanno confrontate con le proprie, giungendo ad una decisione finale ponderata e unanime. In un contesto territoriale come quello aquilano, in cui dal 2009 il Convitto Cotugno si trova costretto in molteplici sedi distaccate, i momenti laboratoriali come Empaville sono particolarmente importanti perché rappresentano un’occasione preziosa di incontro e socializzazione tra giovani che, pur appartenendo alla stessa scuola, non hanno modo di conoscersi o incontrarsi. 

“Partecipare al progetto di Empaville è stato davvero molto bello. Dal momento che il Cotugno si trova ancora a vivere in questa situazione di frammentarietà, il laboratorio di Empaville è stato un’occasione per conoscere meglio ragazzi e ragazze del nostro stesso Istituto, dandoci inoltre la possibilità di metterci in gioco.” Così commenta Sara del V G Linguistico. “La divisione in gruppi, finalizzata a discutere su come migliorare la città, tenendo in considerazione  aspetti di cui noi giovani non parliamo quotidianamente, ci ha permesso di imparare cose nuove che potrebbero spingerci a vedere la nostra città con un occhio più critico e, con dei piccoli gesti, contribuire al suo miglioramento”. 

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3.250 ragazzi e ragazze, 5 scuole secondarie di secondo grado, 200 docenti, 500 genitori, 55 rappresentanti di istituzioni locali, 5 territori da nord a sud uniti per creare nuove opportunità educative e sociali attraverso la co-progettazione, mobilitare risorse comunitarie e promuovere azioni di advocacy verso decisori politici pubblici.