La partecipazione di bambine, bambini  e adolescenti al proprio percorso di accoglienza fuori famiglia

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La partecipazione di bambine, bambini  e adolescenti al proprio percorso di accoglienza fuori famiglia come ingrediente necessario nel lavoro educativo e di cura è stato l’ultimo tema trattato nel modulo conclusivo della formazione Bambini e ragazzi fuori famiglia: Le lenti del trauma e della dissociazione nei percorsi di accoglienza, che si è tenuto venerdì 26 e sabato 27 gennaio 2024 presso la sede della Cooperativa sociale Irene ’95,  per l’azione 6.2 Capacity Building del Progetto RESTART.
Costruire opportunità per permettere ai care leavers di ogni età di essere partecipi del proprio percorso è la sfida necessaria per noi adulti e professionisti, per rispettare il diritto di ciascun minorenne ad esprimere il proprio parere in ogni momento del suo cammino di crescita e per rendere davvero efficaci gli interventi di tutela (art. 12 Convenzione Diritti Infanzia e Adolescenza, legge 176/91).
Fabrizio Pedron ha affascinato il gruppo e lo ha guidato nella prospettiva rivoluzionaria della partecipazione: con la sua esperienza unica di professionista dell’accoglienza, ha permesso di capire l’urgenza di direzionare il pensiero e le scelte operative verso l’orizzonte partecipativo; non solo con gli adolescenti che stanno per diventare maggiorenni, ma, fin da subito, con ogni bambina e bambino nella relazione di cura.
Pedron ha aperto la strada per capire il valore generativo ed il potenziale di cambiamento che la partecipazione può portare ai care leavers, nel loro percorso lontano delle famiglie d’origine, e anche agli operatori che ancora hanno molte resistenze a cedere il proprio potere in favore delle persone con cui lavorano.
Sono state due giornate intense appassionanti, che hanno messo in discussione le posizioni degli adulti nei confronti di bambine, bambini e adolescenti e che hanno maggiormente arricchito il bagaglio di conoscenze e strumenti trauma-informed: la partecipazione è davvero quell’ingrediente che promuove il sistema cooperativo e l’agency per contrastare vissuti di impotenza e sopraffazione di origine post-traumatica, rimettendo la persona al centro della propria esistenza in modo da sentirsi attiva e coinvolta nel proprio percorso di riscatto e di svincolo dalla sofferenza infantile.
Il percorso formativo si conclude con un ultimo appuntamento online il 6 aprile 2024, per accogliere i feedback dei partecipanti, a distanza di qualche mese dalla conclusione della formazione in presenza, con l’obiettivo di capire insieme quali tra gli stimoli offerti siano stati utili, quali  possibili scenari abbia aperto la prospettiva Essere Educatore trauma-informed e su quali temi si debba ancora crescere insieme.

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