“…E adesso la racconto io”: in mostra i disegni dei bambini
di cemeadelmezzogiorno
Appuntamento venerdì 31 luglio, al Casale Falchetti a Roma (in via della Primavera, 319/B): per tutto il giorno si potrà vedere la mostra dei disegni dei bambini che hanno partecipato al laboratorio di disegno e di scrittura creativa “…E adesso la racconto io”, organizzato dall’associazione Spiga.
Il laboratorio fa parte di “Estate insieme”, la proposta del Progetto Radici di Comunità per i bambini e i ragazzi del V Municipio di Roma: una serie di pomeriggi divertenti e creativi, soprattutto “insieme”, quindi ritrovando il gusto di quelle relazioni che il periodo del lockdown aveva diluito o addirittura annullato (ne avevamo parlato qui).
L’obiettivo principale del laboratorio “…E adesso la racconto io”, era, appunto, promuovere la socialità, affinché potesse fungere da cornice a tutti gli altri obiettivi previsti dal progetto, in un momento storico in cui la “distanza sociale” è stata spesso confusa con il concetto di “distanza di sicurezza”.
All’aperto e in rete
Le attività si sono svolte in gran parte all’aperto, e questo ha reso più facile mantenere il distanziamento e osservare le altre regole di sicurezza per la prevenzione del contagio da Covid 19. Hanno partecipato bambini e bambine da 5 ai 14 anni, a cui è stato chiesto di disegnare e raccontare il periodo appena trascorso, le speranze, le paure e le emozioni legate alla pandemia. I bambini avevano davvero bisogno di esprimere ciò che hanno vissuto e di liberare la fantasia e le energie creative, tenute compresse e spesso inascoltate. La tecnica del disegno raccontato ha fatto emergere e toccare in modo naturale tali vissuti, attraverso la stimolazione della fantasia e dell’immaginazione per dar loro “voce”.
Ecco dunque che, alla fine del percorso del laboratorio, i disegni vengono esposti in una mostra collettiva, organizzata nei due spazi pubblici dove si sono svolti ogni venerdì di luglio gli incontri: Casale Garibaldi (dove la mostra è stata fatta venerdì scorso) e Casale Falchetti (dove sarà venerdì prossimo). Tutto si è concretizzato a partire da un incontro a Parco di via delle Palme, dove a ridosso della fine della scuola, si svolgeva un’assemblea popolare (organizzata dalla Libera Assemblea di Centocelle): è stata l’occasione per aprire un confronto su questi temi anche con la comunità, in particolare genitori e maestri. Un’altra possibilità di realizzare per l’intero mese di luglio il percorso del laboratorio di disegno , si è avuta grazie alla disponibilità della ludoteca La casa delle arti e del gioco di via Policastro, 34. Il programma Estate insieme si è inoltre messo in rete anche con il progetto Doors, presente sul territorio già da tempo.
Nello spazio della ludoteca di via Policastro, il laboratorio di disegno si è svolto in sinergia con l’associazione Il Semaforo Blu, che svolgeva il laboratorio di “Letture Hula hop”. Si è deciso di creare momenti interattivi tra i due laboratori, seguendo in questo anche le richieste dei bambini e delle bambine, così che l’uno e l’altro divenissero la figura/sfondo di una gestalt creativa e allo stesso tempo ricca di stimoli.
Cosa emerge dai disegni
Rispetto al laboratorio, dai disegni raccontati sono emersi molti elementi interessanti: in particolare era ricorrente il riferimento al nucleo familiare che, vissuto in modo intenso durante il periodo di lockdown, ha permesso di ridisegnare una “nuova” conoscenza dei membri che si sono trovati a condividere in modo pregnante la quotidianità e le relazioni, che emergono attraverso i disegni più realistici nei bambini/e più grandi ed evidenziano un senso di vicinanza ed intimità. Nei più piccoli, invece, sono gli assembramenti di colore che tendono a far risaltare il gioco di relazioni attraverso la fantasia. Queste impressioni mutano se consideriamo anche i disegni dei preadolescenti, dove viene maggiormente messa in risalto la gioia di ritrovare amici e compagni di scuola dopo il periodo di chiusura e di precarietà.
Negli incontri successivi, i vissuti del lockdown hanno occupato meno spazio nei disegni, lasciando più libertà alla fantasia, attraverso il tratto predominante dei colori. Più che la realtà vissuta, emergevano contenuti più appartenenti al mondo interno, sotto forma di animali, personaggi fantastici o semplici composizioni di colori.
I video
Per una maggiore visibilità all’iniziativa sono stati realizzati, grazie al laboratorio dell’associazione Ruota Libera Teatro, “A voi la voce”, due video dedicati alla mostra collettiva, allestita in entrambi i Casali. Questa iniziativa è stata ritenuta utile, affinché il lavoro del laboratorio, e quindi la mostra, potesse essere vista non solo dagli stessi protagonisti, ma anche dall’intera comunità, con l’obiettivo di fare da cassa di risonanza emotiva degli elementi e dei contenuti degli scritti e dei disegni, oltre che di sottolineare il talento creativo dei piccoli artisti.
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