Opera family, il Rigoletto da 0 a 14 anni
di natiperleggere
Adattare l’Opera di Giuseppe Verdi rendendola non solo adatta ai bambini e alle bambine, ma creando un percorso di avvicinamento, di scoperta, di stimolazione dei linguaggi sensoriali attraverso il coinvolgimento di oltre 1300 piccoli melomani e di oltre 130 docenti ed educatrici. Dal nido alla scuola media. Dal 28 maggio al 2 giugno lo Sferisterio è il tempio dei giovanissimi
La lirica è a misura di bambino con Opera baby e Opera kids. Ovvero come tradurre la bellezza e complessità del melodramma con linguaggi, coinvolgimento e attività tali da renderle fruibili anche ai più piccoli. E’ un’operazione culturale articolata e affascinante quella che Sferisterio education ha avviato in un dialogo proficuo con le scuole della città. Perché non si tratta dell’ennesima operazione per far proporre la Lirica alle bambine e ai bambini, ma un percorso fatto di avvicinamento, conoscenza, divertimento, con linguaggi adatti alla propria fascia di età. Anche per i piccolissimi degli asili nido.
Tradurre un’opera come il Rigoletto significa fare appello ad una trasposizione che coinvolge l’ascolto, ma anche il corpo, che rende il bambino protagonista, in un percorso di avvicinamento che coinvolge anche docenti e famiglie. Un approccio culturale alla Lirica fin da piccolissimi, per coltivare come un seme l’amore per la musica e il bel canto, la fascinazione per il teatro, la performance e la danza. La trasposizione del Rigoletto è firmata da Aslico che ogni anno produce un’Opera declinandola in base all’età del suo pubblico speciale. “L’aspetto più rilevante di tutta l’operazione è che l’opera prodotta rimane fedele musicalmente all’originale “per adulti”. A cambiare è il linguaggio con cui lo si fa, la durata della piece, l’utilizzo di strumenti. E poi gli spettatori vengono coinvolti nella rappresentazione – racconta Paola Pierucci dell’Associazione Arena Sferisterio – in questo percorso abbiamo coinvolto oltre 800 studenti per Opera Domani destinata ai bambini della scuola primaria e secondo grado, 400 bambini per Opera Kids delle scuole d’Infanzia e 140 piccolissimi della fascia da 0 a 3 anni dei nidi comunali. Il programma in realtà abbraccia anche le famiglie che vengono coinvolte nella fase preparatoria e accompagnando e vivendo insieme ai propri figli l’esperienza del teatro. A scuola con le educatrici per Opera kids ad esempio i giovani allievi lavorano ad un coro sull’aria “E’ il sol dell’anima” e sono invitati a costruire piccoli oggetti. Con le insegnanti viene fatto tutto un lavoro di formazione a cui hanno preso parte più di 130 docenti”.
Opera education in questo senso è uno scrigno di possibilità di materiali e narrazioni differenti.
In OPERA BABY l’esperienza che si propone ai piccolissimi è ricca di stimoli e permette agli adulti e ai bambini di vivere la bellezza dell’arte e dello stare insieme attraverso una serie di sollecitazioni che arrivano dalla voce, dalla musica, dal ritmo e dalla ripetizione. La danza e il corpo diventano per questa fascia di età il linguaggio attraverso cui la storia di Rigoletto e Gilda assume la connotazione di una storia familiare, di come l’arrivo di un bimba o di un bimbo sconvolga, coinvolga e meravigli la famiglia che lo accoglie. E dalla finzione alla realtà mamme e bimbi si ritrovano nella performance a ballare insieme il primo Minuetto. L’Aria di Gilda viene introdotta attraverso la lallazione della melodia, come una ninna nanna.
Per OPERA KIDS, dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia, la corte di Mantova diventa un antico negozio di giocattoli dove ogni pupazzo è animato, canta e balla e un visitatore vuole strappare a quel mondo la bambola adorata (Gilda). Grazie ad un contesto facilmente riconoscibile le bambine e i bambini vengono coinvolti emotivamente nella vicenda. “Alle scuole viene fornito il materiale con cui realizzare la maschera, con le tracce musicali dei brani da cantare che verrà proposta durante la rappresentazione – continua Paola Pierucci – uno spettacolo ludico e partecipativo”.
Il tema del gioco entra in maniera significativa in questa fascia di età: “Il mondo dei giocattoli ci è sembrato un significativo punto di partenza per porgere al nostro piccolo pubblico una storia tragico-comica come quella di Rigoletto – sottolineano i registi Simone Faloppa e Riccardo Olivier – a partire dalla considerazione che ogni società umana si sviluppa come fenomeno culturale intessendosi di gioco. Giocando, obbediamo al nostro gusto innato per l’imitazione, ci rilassiamo, alleniamo il nostro auto-controllo, esprimiamo la nostra personalità, impariamo a seguire le regole e ad inserirci nella comunità. Infatti, imparare a rispettare le regole di un gioco allena a trasferire tale insegnamento anche nella vita di tutti i giorni, in quanto nei modi di giocare sono presenti tutte quelle particolari attenzioni che dobbiamo riservare nel rapporto con gli altri in una società civile”.
Le rappresentazioni di Opera family andranno in scena allo Sferisterio tra il 28 maggio e il 2 giugno
Opera baby: 29 e 30 maggio
Opera Kids: 31 maggio, 1 e 2 giugno
Opera Domani: 28, 29, 30 maggio.
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