Dentro una foresta di storie. Esporsi gli uni agli altri, trovarsi per (ri)conoscersi. Incontro di rete del progetto ‘Primi Passi’.

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2 luglio. Anfiteatro della Martesana. Periferia nord-est di Milano. 31° all’ombra e un livello di umidità pari al 73%. La parola d’ordine è “icebreaking”. Verrebbe da dire che non c’è affatto da “rompere il ghiaccio”. E invece sì, oltre 40 operatori del progetto “Primi Passi”, si ritrovano per la prima volta tutti insieme, decisamente fuori dalla “comfort zone”.

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Chi è lì per condurre e facilitare l’incontro ha dato loro due sole indicazioni e cinque cartoncini colorati su cui gli è stato chiesto di scrivere il proprio nome. Le indicazioni date sono semplici: 1) vagare liberamente nel cortile esterno, salutare e incrociare il più possibile lo sguardo degli altri operatori presenti; 2) fermarsi al segnale vocale ‘STOP’, restare in coppia con la persona più prossima e scambiarsi reciprocamente il cartoncino con sopra il nome. Ogni coppia, per pochi minuti e per cinque volte, è chiamata a confrontarsi su uno degli stimoli ricevuti: ‘il giorno più imbarazzante’, ‘la persona da cui ho imparato di più’, ‘il superpotere che vorrei avere’, ‘il primo ricordo dell’infanzia’, ‘perché ho questo nome’. Quella appena descritta e raffigurata nelle foto è una delle tecniche per “rompere il ghiaccio” e fare team building proposta da Codici, l’organizzazione indipendente che promuove percorsi di ricerca e trasformazione in ambito sociale, che è partner del progetto “Primi Passi”.

L’appuntamento è iniziato così. Le reti sono fatte di persone, le relazioni vanno modellate per poter stare bene insieme. Da lì il percorso di conoscenza è continuato nella foresta di storie, all’interno dell’Anfiteatro. I presenti sono stati invitati a entrare in una stanza piena di storie e carte concetto, tutte appese a dei fili che corrono da una parte all’altra del muro. Tra le storie e le carte che rimandano al tema della povertà educativa, ciascuno dei presenti ha potuto raccoglierne un massimo di tre, selezionando quelle che più di altre lo avevano colpito. Poi, i presenti sono stati invitati a formare dei gruppi: omogenei nel numero e il più possibile eterogenei nella composizione; ciascuno, a rotazione in gruppo, ha presentato e motivato la scelta delle proprie carte. La sfida era trovare un leitmotiv che legasse tutte le scelte per poi portare alla formulazione di un massimo di tre domande condivise. Domande che il rappresentante di ogni gruppo ha presentato in plenaria e che dovranno trovare una risposta entro gennaio 2019, questo nell’ottica di favorire un modello di rete per il contrasto alla povertà educativa.

Tanta curiosità e un buon clima tra gli operatori presenti, favoriti anche dalla vicinanza ai beneficiari del progetto resa possibile dalla lettura delle storie. Le tecniche di “icebreaking”, insieme alla conduzione e alla facilitazione dei lavori di gruppo, hanno permesso di passare dal senso di estraneità iniziale a uno spaesamento che, pian piano, ha permesso a tutti di orientarsi, ritrovarsi e (ri)conoscersi più simili all’altro nella condivisione di obiettivi comuni.

Prossimamente, su questo stesso blog, vi racconteremo, testualmente e per immagini, gli avanzamenti del progetto, le azioni già avviate e quelle che partiranno da settembre con la riapertura delle scuole d’infanzia. Intanto, in breve, vi presentiamo il progetto “Primi Passi” del Comune di Milano, realizzato insieme ad altri 10 partner: scuole, ATS, associazioni del territorio e Università. Nell’area del Municipio 2 del Comune di Milano, “Primi Passi” ambisce a realizzare un modello di un sistema di governance dei servizi per l’infanzia, la sperimentazione riguarda sia il modello pedagogico, sia quello organizzativo-gestionale. L’obiettivo è rispondere ai differenti bisogni del territorio, coinvolgendo l’intera comunità educante nelle fasi di progettazione dei servizi. Il modello sperimentale potrà poi essere trasferito ad altre aree della Città Metropolitana. La proposta prevede di sviluppare un polo sperimentale per la prima Infanzia, che impatti su 10 servizi educativi situati nel Municipio 2, attraverso cui promuovere un’integrazione dei servizi e delle professionalità educative, sociali e sanitarie che intervengono sulla fascia di età 0-6 anni. Per fare ciò sarà necessario, in fase progettuale, comprendere risorse e bisogni del territorio, attivare percorsi di progettazione partecipata e laboratori di gruppo. E ancora “Primi Passi” prevede la costituzione di una rete per la cura e la prevenzione sociale e sanitaria e la creazione di momenti di scambio e collaborazione fra le famiglie. Destinatari dell’intervento sono circa 1.000 bambini: 800 frequentano le strutture educative presenti nel municipio, gli altri 200 invece non sono attualmente iscritti ai servizi educativi.

Continuate a seguirci per conoscere gli sviluppi del progetto.

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