“Giocarecitando”: il teatro come strumento di crescita e conoscenza

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Contributo a cura di Francesca Reina e Vanessa Nicoli* – Grazie al progetto P.R.I.M.A.-I – – selezionato da impresa sociale “Con i bambini nell’ambito del Fondo a contrasto della povertà educativa minorile – con il laboratorio “Teatro delle emozioni” i nostri bimbi tornano ad appassionarsi a giochi , storie e tanti esercizi!

Quest’anno, per molte delle classi dell’infanzia, abbiamo avviato nelle nostre ore di attività un nuovo approccio didattico chiamato il “Giocarecitando”.

La metodologia utilizzata – studiata approfonditamente dall’operatrice Vanessa Nicoli – si avvale della drammatizzazione teatrale come mezzo di conoscenza ed esperienza. Questa propone ai bambini coinvolti dal progetto PRIMA I in alcune scuole partner del territorio di Sora, l’attività teatrale come mezzo di espressione emotiva in grado di favorire la buona comunicazione non solo attraverso l’espressione verbale ma anche attraverso il gioco, la narrazione e il coinvolgimento del corpo.

Si tratta di una pedagogia teatrale che intende avvicinare all’improvvisazione e all’espressività attraverso il corpo, le emozioni e la voce.

Ogni incontro di laboratorio segue un’articolazione  specifica che prevede: un momento iniziale e di introduzione all’attività; un momento centrale che cambia di volta in volta ed un momento di chiusura.

Il momento iniziale e la chiusura finale rappresentano dei rituali, delle routine che aiutano il bambino ad inserirsi nel laboratorio, rendendolo un momento speciale e, tuttavia, ben inserito nelle giornate scolastiche.

Durante lo svolgimento del laboratorio – ed in ogni fase di esso – sono previsti momenti di riflessione e racconto di quanto sperimentato, racconto da narrare con il corpo, con la musica o con l’ausilio di strumenti che consentano di rafforzare l’esperienza drammatico espressiva.

L’entusiasmo dei bimbi all’apertura – che spesso viene fatta con l’ausilio de “il trenino della fantasia” o con “il televisore magico” che annuncia le attività  – e la gioia al momento del saluto, quando in chiusura ci lasciamo andare al “fantasaluto” , è davvero impagabile!

La sperimentazione avviata in questo anno scolastico ci sta regalando forti emozioni e una grande soddisfazione personale e professionale.

 

*Operatrici laboratorio “Teatro Spazio delle Emozioni” – associazione Teatro Labrys

 

 

 

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