Prossimità, prevenzione, protezione: un intervento multilivello per la tutela dell’infanzia

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Il maltrattamento dei bambini assume varie forme, talvolta subdole e poco conosciute, come la sindrome da scuotimento o la patologia delle cure, altre volte più plateali e visibili come la violenza domestica o il neglet. Molte facce di uno stesso fenomeno, che lascia segni indelebili sulla crescita dei bambini e spesso impedisce loro di avere un vita adulta serena e felice.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Action Plan to prevent Child Maltreatment 2015-2020) in Europa il 22% dei bambini è vittima di violenza fisica (44 milioni), il 29,1% di violenza psicologica (55 milioni ) e il 1,3% di neglect. L’OMS rileva l’urgenza di investire in prevenzione con un focus particolare sulle famiglie svantaggiate e fragili potenziando al massimo i servizi di supporto ad esse.

Da anni  Fondazione Terre des Hommes, capofila del progetto “Promozione Intervento Multilivello Protezione Infanzia” affronta il problema del maltrattamento infantile nella sua complessità.  Secondo i dati raccolti dalla Fondazione nella “II Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia”, emerge che il 4,5% dei minori residenti in Italia è seguito dai Servizi Sociali e che ben 77.493 bambini lo sono perché vittime di maltrattamento (tra le forme più diffuse vi è la patologia delle cure) . Inoltre, si evince che i servizi faticano ad intercettare il maltrattamento sul nascere, intervenendo in modo molto tardivo. Inadeguatezza genitoriale, solitudine, assenza di servizi di supporto adeguati sono solo alcuni aspetti che concorrono a favorire questi esiti.

“La visione che ci ha portato alla stesura di questo progetto è la necessità di lavorare a tutto tondo per la prevenzione del maltrattamento infantile, mettendo a sistema i diversi ambiti su cui già stavamo lavorando e facendo dialogare i vari enti che a diverso titolo si occupano del fenomeno” spiega Federica Giannotta, responsabile advocacy e programmi Italia di Terre des Hommes “Il bando Ricucire i Sogni ci ha permesso di costruire un’azione veramente multilivello ed estremamente concreta. Prevenire il maltrattamento infantile infatti non significa solo promuovere l’affido ma prima di tutto affiancare e sostenere le famiglie fragili con interventi mirati e specialistici, quindi mettere in condizione tutti gli enti che lavorano a fianco delle famiglie di riconoscere precocemente i segnali di maltrattamento, dalla scuola, agli enti sanitari, alla polizia, ecc…fino ad arrivare a un’azione nazionale di advocacy e sensibilizzazione su alcuni gravi fenomeni come la Shaken Baby Syndrom, la sindrome da scuotimento, che può portare alla morte del bambino fino a un quarto dei casi”

Un esempio di azione puntuale portata avanti dal progetto, oltre al sostegno all’affido laddove necessario, è l’Assistenza mille giorni, ovvero un’assistenza domiciliare alla famiglie fragili in cui operatori specializzati visitano regolarmente le famiglie per i primi mille giorni di vita del bambino. “Il numero non è a caso”  spiega ancora Giannotta “Uno studio dell’OMS dimostra che i primi mille giorni di vita  sono quelli fondamentali per la crescita equilibrata del bambino, in cui deve ricevere il giusto stimolo cognitivo e affettivo”

L’ampio partenariato del progetto, realizzato con 15 enti sociali, aziende ospedaliere e Università in 5 regioni italiane, permette un’azione diffusa e capillare. A livello locale ciascun partner è spinto a costruire rete con gli altri stakeholder che operano sul territorio e ampio spazio viene dato alla formazione sia sulla Child Safeguarding Policy sia, per gli enti sanitari, sul riconoscimento dei tratti del maltrattamento

“Il lavoro con gli Ospedali è iniziato per noi già nel 2016” continua Federica “con una ampia indagine presentata poi in Senato. Da lì sono nati una serie di percorsi formativi per insegnare in tutte le discipline mediche il riconoscimento del maltrattamento” Obiettivo del progetto è fare un passo ulteriore: “Sarà elaborato un Modello organizzativo “guida” di Centro Ospedaliero per la diagnosi del bambino maltrattato che contenga raccomandazioni di ordine programmatico, amministrativo e aziendale. Il lavoro di analisi si focalizzerà sugli esempi virtuosi di modelli esistenti presso l’Azienda Ospedaliera di Padova, l’Ospedale Meyer di Firenze e l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bari che hanno già un Protocollo di collaborazione con Terre des Hommes”

“Il lavoro di così tanti enti specializzati sul territorio permetterà di raggiungere molte più famiglie, potenziare la sensibilizzazione e creare i presupposti per un sistema nazionale di prevenzione e cura del maltrattamento infantile” spiega ancora Giannotta

Il progetto è realizzato in partenariato con:  Associazione Don Bosco San Matteo, Associazione Ospedali Pediatrici italiani, Azienda Ospedale Università di Padova, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer, Cipss cooperativa sociale, COMIN cooperativa sociale, Anpas Toscana, Cooperativa sociale Itaca, Dipartimento Scienze della salute Università di Firenze, Fondazione Territori sociali Alta Valdelsa, Istituto italiano di valutazione, Sostenibile, PROMISE Università di Palermo, Università di Milano

 

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