DIRITTI DEI RAGAZZI, DIRITTI AI RAGAZZI

di

di Veronica Lazzari

Parlare dei diritti dei ragazzi ai ragazzi, dei diritti ai diretti interessati, oltre a essere un simpatico gioco di parole è un viaggio intenso e interessante.

Da ottobre, infatti, nella scuola media Buonarroti di Sansepolcro (AR), sei classi seconde stanno continuando il loro percorso con le formatrici dell’Associazione Il Timone nell’ambito del progetto “Piccoli che Valgono!”, ispirato ai Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Pochissime, solo quelle fondamentali, sono le informazioni che vengono inizialmente date: alcuni cenni storici e una copia della Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia. Il resto vien da sé o, meglio, vien da loro. Dalle loro storie, dalle loro esperienze, dalle loro riflessioni. Molto e contagioso è lo stupore generale quando i ragazzi si accorgono che i diritti riportati nella carta parlano proprio di loro, della loro vita, della loro quotidianità.

Questo percorso di immedesimazione è possibile grazie alla semplicità e alla potenza dell’unione tra la tecnica dell’improvvisazione teatrale e quella della discussione in gruppo.

In un primo momento ai ragazzi viene presentata in poche righe una breve storia inerente uno o più diritti.

Vengono scelti quindi dei volontari che la interpretano, improvvisandola. In un secondo momento il “pubblico” interviene esprimendo le proprie considerazioni e segnalando -carta alla mano- quale o quali diritti sono stati tirati in ballo. Automaticamente, e con spontaneità, si sente il bisogno di condividere la propria esperienza: “anche a me è successo che…”, “ho sentito dire che…”, e così prendono vita dibattiti in cui i ragazzi esprimono le loro opinioni, rispondono ai quesiti degli altri, provano a pensare insieme.

Molte sono le domande, i dubbi, i “non lo so” che diventano occasioni di ascolto dell’altro, di riflessione, di sospensione del giudizio e della fretta di sapere tutto e subito.

Molte sono anche le difficoltà dovute dalle contingenze storiche: è complesso cercare di realizzare un lavoro corale e camminare insieme quando ci si può muovere pochissimo, non ci si può mettere in cerchio per guardare in faccia chi parla e a volte, quando i racconti si fanno più intimi e le emozioni più forti, non ci si può avvicinare per sostenersi l’un l’altro.

Molta e sempre sorprendente, infine, è la generosità dei ragazzi, che quando si sentono presi in considerazione si donano e si raccontano senza filtri, con coraggio e ironia e con tutte le contraddizioni, i sogni, i desideri e le paure che l’adolescenza porta con sé, con loro.

 

Piccoli che Valgono!” è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile promosso da Mani Tese insieme ad altri partner.

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