ALLA SCOPERTA DELLE MIE RADICI

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Il periodo storico che stiamo affrontando sta mutando le abitudini e le dinamiche familiari a cui ormai eravamo abituati. Immersi in vite frenetiche, le nostre abitazioni si erano trasformate in semplici punti d’appoggio, in cui ci si incrociava tra i vari impegni: scuola, lavoro, palestra, uscite.  

La quarantena ha smontato le nostre abitudini, e ancor di più ci ha fatto riscoprire il delicato equilibrio della convivenza. 

Questo potrebbe essere un momento focale per poter apportare delle piccole mutazioni alle dinamiche familiari: con i tempi dilatati e le vicinanze molto più lunghe e intense, si può dare spazio all’ascolto dell’altro. Una richiesta molto importante nell’età evolutiva, incontri familiari che possono stimolare una maggiore consapevolezza di sé, nei bambini, ma anche nei loro genitori. 

Nell’ambito del progetto “Piccoli che Valgono!”, promosso da Mani Tese con il contributo della fondazione Con i Bambini, l’Associazione Il Timone ha coinvolto sei classi quarte della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Sansepolcro nell’attività di ludobiografia, pensata dalla formatrice Valentina Ricci, “Alla scoperta delle mie radici: albero genealogico per tutta la famiglia”, per dare ai bambini la possibilità di conoscersi meglio comprendendo le proprie origini. 

L’attività consiste nel ricostruire il proprio albero genealogico da parte del bambino o della bambinacoinvolgendo l’intero nucleo familiare. 

Col supporto dei genitori, i bambini richiamano alla mente i membri della propria famiglia, scoprendo piccole narrazioni e abitudini, relative non solo a parenti che hanno l’opportunità di aver conosciuto ma anche di familiari che sono venuti a mancare prima della loro nascita. 

La didattica è divisa in tre fasi: 

  • la raccolta dei nomi. I bambini riportano su un foglio i nomi dei familiari, da quelli che si vedono più frequentemente a quelli che si incontrano solo per le feste o le grandi occasioni. Verranno inclusi nella lista anche i parenti che sono venuti a mancare e che, magari, i bambini non hanno mai conosciuto direttamente; 
  • la creazione dell’alberoUna volta raccolti tutti i nomi si disegna un albero con un tronco solido e molti rami lunghi, adatti a ospitare dei piccoli riquadri che conterranno i nomi dei parenti. Ogni bambino può decorare a piacimento il proprio albero genealogico; 
  • il diario genealogicoÈ il momento di diventare dei piccoli ricercatori! Con l’aiuto di una scheda descrittiva, i bambini dovranno intervistare genitori e nonni per avere informazioni sui parenti. Le domande serviranno non solo per conoscere le proprie radici, ma anche per comprendere cosa si è ereditato dai propri avi. Il diario genealogico potrà poi essere arricchito anche con i nuovi arrivati: fratellini, sorelline, cugini, zii o zie acquisiti e così via.

A seconda delle esigenze della classe, vengono poi programmati uno o più incontri tramite Meet con Valentina e l’insegnante per commentare insieme l’avanzamento del lavoro. 

Questa è un’ottima metodologia per celebrare la vita, allontanando la paura della morte, che inevitabilmente i bambini percepiscono in questo periodo che stiamo vivendo. Attraverso il ricordo e la memoria delle proprie radici, il bambino potrà rispecchiarsi in tratti caratteriali o in lineamenti fisici, potrà incontrare nuove narrazioni, avventure e avvenimenti, come se fossero delle favole. 

Piccoli che Valgono!” è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile promosso da Mani Tese insieme ad altri partner.

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