Perchè il nome PARIeDISPARI?

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PARI e DISPARI fa leva sull’ineliminabile diversità di ogni bambina/o e sua storia pregressa, in quanto risorsa fondamentale per l’apprendimento, la crescita e la “riuscita” personale e relazionale da “scovare” e rinforzare.

Inoltre riconosce le differenze (di genere, di provenienza, ecc.) come potenziali variabili di limitazione delle “pari opportunità”, in una società che premia perlopiù la competizione e la prestazione, senza garantire a tutti le stesse condizioni di partenza.

Ma mette anche l’accento sulla congiunzione “e”, sulla necessità e urgenza di comprendere, mettere insieme ed integrare i “diversi”, sia ad un livello intra-personale, che inter-personale che sociale.

Poiché la povertà educativa ha una matrice multidimensionale (economica, culturale, relazionale), il progetto intende dunque contrastarla avviando una sperimentazione di ampio respiro (provinciale) che agisce su differenti fronti e target:

  • empowerment dei bambini (rinforzo delle competenze trasversali, cognitive e non)
  • creazione di narrazioni “inclusive”
  • capacitazione degli adulti (genitori, insegnanti, operatori)
  • attivazione dell’intera comunità educante (scuola, terzo settore, agenzie educative e sociali,cittadinanza)
  • integrazione sociale dei bambini in condizioni di povertà educativa (a partire da una logica dipari opportunità).

    Per sperimentare forme efficaci di contrasto della povertà educativa, PARI e DISPARI intende favorire l’attivazione congiunta di tutte le agenzie del territorio – le scuole intercettano le situazioni di povertà educativa, i servizi sociali pensano e attuano interventi sul territorio e mirati sui singoli minori, le cooperative sociali lavorano per la prevenzione dei rischi e la promozione di azioni di contrasto, l’associazionismo si fa prossimo con le proprie competenze e disponibilità – in dialogo con i genitori e la famiglia in quanto primo soggetto responsabile della crescita dei figli e in quanto potenziale protagonista di un possibile cambiamento.

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