Imparare a superare le difficoltà e ad organizzare meglio i compiti: ecco il tutoraggio scolastico Panthakù dell’istituto Principe di Piemonte

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Ragazzi e tutor di Ai.Bi. alle prese con i compiti assegnati dai prof, ma anche con nuove strategie di apprendimento

 

Guai a chiamarlo doposcuola. Perché il tutoraggio scolastico pomeridiano gestito da Ai.Bi. e avviato nelle scuole coinvolte nella rete di “Panthakù. Educare dappertutto”, il progetto con capofila Amici dei Bambini, selezionato da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è un vero e proprio laboratorio pomeridiano che si basa sull’ascolto e sull’accoglienza.

Parola di Anna Nappi, che se ne occupa insieme alla collega Angela Rauso nell’istituto comprensivo Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere. Sono undici gli studenti che ne beneficiano e che approfittano delle competenze di un team di esperti non solo per essere aiutati a svolgere nel migliore dei modi i compiti che gli insegnanti assegnano loro in aula, ma soprattutto per acquisire una metodologia di studio, che sarà fondamentale per l’intero percorso scolastico.

“Il nostro obiettivo è quello di renderli progressivamente sempre più autonomi – spiega Nappi – aiutandoli a superare le difficoltà che inevitabilmente incontrano, in particolare gli studenti di prima che si ritrovano catapultati in un nuovo mondo. Poi suggeriamo loro delle strategie di apprendimento, per imparare meglio e magari più velocemente, man mano che acquistano fiducia nelle proprie potenzialità”.

Le materie che rappresentano lo scoglio maggiore? Matematica e lingue, probabilmente perché necessitano di un approccio nuovo rispetto a quello avuto durante le scuole elementari. Ma nessuno si perde d’animo, perché sa di poter contare sulla guida preziosa delle tutor: “Con noi si confidano ed il nostro compito è anche quello di spingerli ad aprirsi e di essere quindi sereni nel confronto, per bypassare eventuali problemi che possono insorgere strada facendo e per valorizzare con sempre maggiore passione e tenacia i loro progressi”.

Il gruppo è ben affiatato, oltre che collaborativo: “Gli studenti ci seguono con grande attenzione e si dimostrano sempre rispettosi, anche quando facciamo lezioni di gruppo”. Poi, ogni tanto, una battuta e una risata non fanno altro che regalare un sorriso e fare bene allo spirito.

 

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