Scrub, make up e pizza: Filomena affronta la pandemia con l’aiuto di Panthakù
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
Promossi a pieni voti i laboratori Panthakù realizzati dalla CNA Campania Nord con gli alunni dell’IC Denza di Castellammare di Stabia
Miele, zucchero e olio: no, non è la ricetta di un dolce, ma di uno scrub naturale che rende la pelle liscia e setosa. “Un vero toccasana, soprattutto se si hanno delle impurità”, racconta Filomena Raffone, dodici anni, allieva lo scorso anno scolastico della I A dell’istituto Denza di Castellammare di Stabia.
Filomena è una degli studenti che ha preso parte ai laboratori di artigianato, promossi dalla CNA Campania Nord nell’ambito del progetto con Ai.Bi. capofila “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Corsi che non solo sono stati formativi, ma anche di grandissimo aiuto durante i mesi della pandemia: “Per noi ragazzi è stato un periodo molto triste e questi progetti ci hanno consentito di tenerci in attività, ma anche di socializzare e di ridere insieme – continua – Ho seguito il laboratorio di beauty con l’estetista Rosa Sicignano e quello di pizzeria con Fabio Cristiano. Mi sono piaciuti entrambi e li rifarei”.
Con Rosa le ragazze hanno imparato a prendersi cura della pelle del viso e delle mani, ma anche a sfumare un ombretto e a evitare l’effetto Panda con l’eye liner. Con Fabio, invece, hanno appreso i segreti per realizzare un impasto perfetto, per stenderlo a puntino a creare un bordo definito.
Esperienze che hanno condiviso con le proprie famiglie. “Amo cucinare, ma non avevo mai sperimentato la ricetta della pizza con un grammo di lievito – ammette mamma Arcangela Cuomo – Quando Filomena mi ha passato la ricetta, ci siamo divertite a impastare insieme e devo dire che il risultato è stato eccezionale”. Oltre il gusto, però, c’è di più: “Ho notato che mia figlia è cresciuta e si è responsabilizzata. Ha seguito gli appuntamenti on line con grande passione e dedizione e da madre ne sono felice, perché dato il momento che abbiamo vissuto, contrassegnato da angosce e timori, non era scontato che una ragazzina così giovane potesse trovare un motivo di gioia e impiegare delle ore del suo tempo libero in attività costruttive che l’hanno fatta stare bene, contribuendo al suo benessere psicofisico”.
E ora mamma e figlia aspettano con ansia la ripresa, perché, spiega Filomena, “il bello è che puoi imparare tante cose nuove con la formula del gioco. Speriamo di poterlo fare in presenza, significherebbe che siamo riusciti a lasciarci alle spalle un brutto periodo che tutti vogliamo dimenticare”.
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