Un audiolibro e tanti piccoli avatar: il lavoro di Saremo Alberi con gli alunni di Panthakù

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Manuela Iacuzio: “Un’esperienza straordinaria il confronto con gli alunni di Panthakù”

 

Il progetto finale prevede la realizzazione di un audiolibro dove ogni studente ha un suo avatar, caratterizzato da sogni, progetti e passioni differenti. E per realizzarlo, gli studenti degli istituti salernitani Calcedonia e Montalcini, del Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere e Denza di Castellammare di Stabia, si sono confrontati con brio e tanta passione nei mesi trascorsi a seguire i laboratori on line tenuti da Saremo Alberi nel progetto con Ai.Bi. capofila “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Un percorso stimolante, sia per gli alunni che per i loro tutor, come conferma Manuela Iacuzio. “Confesso che inizialmente ero preoccupata, perché Panthakù nasce come progetto in presenza e si fonda proprio sulla capacità di relazione – racconta – Quindi, quando siamo stati obbligati a trasferire le nostre attività sulle piattaforme digitali, temevo che potesse esserci qualche problema. Invece la risposta dei ragazzi è stata straordinaria e ha superato anche le nostre più rosee aspettative. Non solo hanno partecipato attivamente, ma hanno dimostrato una forza e un entusiasmo straordinari. E capisco anche il perché: i nostri appuntamenti erano una sorta di evasione, li hanno aiutati a sopportare una fase orribile fatta di chiusure, restrizioni, tensioni. Siamo stati il loro spiraglio di normalità”.

Manuela ha invitato gli alunni a mettere nero su bianco le emozioni che stavano vivendo “senza forzarli e rispettando naturalmente la loro psicologia, ma il dato sorprendente è stato che la maggior parte di loro è stata in grado di recuperare il buono di una esperienza che piacevole non lo è stata per nessuno”.

Divisi in room e poi in gruppi WhatsApp, i giovanissimi hanno continuato a confrontarsi e ad incontrarsi anche dopo i corsi di Saremo Alberi, fino a dare vita a una narrazione collettiva che si è trasformato in un prodotto audiovisivo e che tra poco verrà pubblicato.

“E’ stata una esperienza meravigliosa – conclude Manuela – anche perché abbiamo potuto vedere le loro piccole trasformazioni. Anche la timidezza iniziale è stata vinta e chi magari aveva perfino timore di accendere la telecamera, ha poi progressivamente imparato ad essere più spigliato”.

 

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