Potenziare le relazioni familiari attraverso il cibo? Con Panthakù si può e piace

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La psicologa Lucia Ciaramella di Ai.Bi.: “Vincente il laboratorio di cucina genitori e figli di Panthakù e CNA Salerno”

 

Diceva Marco Tullio Cicerone che il piacere dei banchetti non si deve misurare dalle squisitezze delle portate, ma dalla compagnia degli amici e dai loro discorsi. Una frase che acquista ancora più valore se rapportata all’ambito familiare, quello nel quale spesso si mangia distrattamente e di corsa per adeguarsi ai ritmi della routine quotidiana. Ma ci sono dei momenti, che non necessariamente devono coincidere con le festività prestabilite, in cui gli ingredienti che andranno a comporre una leccornia, diventano motivo per cementare affetti, strappare risate, rinsaldare la sintonia delle relazioni umane e, perché no, aprire nuove porte sulla conoscenza dell’altro.

 

Ed è esattamente quanto accaduto il 27 aprile nel corso del primo appuntamento di cucina in streaming promosso dal progetto con Ai.Bi. capofila “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nel corso del quale la bravissima Carmen Turturiello, ospitata dal pastificio In Pasta della famiglia De Luca (piazza Casalbore, Salerno) ha guidato genitori e figli nella preparazione di alcune ricette tipiche della tradizione campana.

 

Un evento realizzato dalla Cna di Salerno che coinvolge complessivamente ventitrè alunni (e relativi nuclei familiari) delle scuole Calcedonia e Montalcini di Salerno, Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere e Denza di Castellammare di Stabia.

 

Presente al primo appuntamento anche la psicologa di Ai.Bi. Lucia Ciaramella, che, con delicatezza e grande professionalità, ha approfittato di questo momento per tirare fuori il meglio dalle dinamiche familiari, in termini di dialogo, comprensione ed ascolto: “Mentre erano tutti impegnati a seguire le direttive della chef, abbiamo avuto l’occasione di parlare dei ruoli in famiglia, dal momento che anche i papà erano online per preparare assieme ai loro figli la ricetta, riflettendo sulla differenza tra ruoli fissi e ruoli intercambiabili nel menage familiare. Abbiamo anche posto l’attenzione sul cibo come legame che nutre i rapporti, visto che fin dalla nascita questo canale è utilizzato anche per comunicare affettivamente con la mamma attraverso l’allattamento e non solo per ricevere il sostentamento fisco – ha sottolineato la psicologa – In ultimo si è posta l’attenzione sul cibo che crea convivialità e momenti di condivisione e abbiamo ragionato sulla sua importanza durante il periodo di lockdown, come zona di confort per riunire la famiglia in un periodo di isolamento forzato e di mancanza di stimoli esterni”.

 

Il risultato è stato un successo, sia in termini culinari (polpette e parmigiana di melanzane sono andate a ruba), sia in termini di ritrovata serenità all’interno delle famiglie, messe a dura prova dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria.

 

Il prossimo appuntamento di cucina in streaming si terrà martedì 25 maggio.

 

 

 

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