Cavatelli ai sapori dell’orto con il laboratorio di Panthakù

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Appuntamento martedì 15 giugno con la regina dei fornelli Carmen Turturiello

 

Sul fatto che siano buoni e che piacciano a grandi e piccini, siamo d’accordo. Non tutti però sanno che le origini storiche dei cavatelli affondano le radici nel periodo federiciano. Principi delle tavole molisane, prendono il nome dalla loro forma incavata che li rende perfetti per sposarsi con il sugo ed il condimento. Insieme alla lagane, sono conosciuti dagli addetti ai lavori come paste “trascinate”, mentre per i golosi sono il formato ideale per far fare festa alle papille gustative.

E saranno proprio i cavatelli i protagonisti indiscussi del terzo e ultimo appuntamento di cucina genitori/figli di martedì 15 giugno (ore 19) promosso dalla CNA Salerno nell’ambito del progetto con Ai.Bi. capofila “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Bambini e genitori, infatti, si divertiranno ancora una volta a cucinare con mamma e papà, mentre una delle psicologhe della rete li seguirà in diretta con lo scopo di far riscoprire loro quanto è bello e prezioso stare insieme intorno a uno degli elementi che fanno subito famiglia: il cibo.

Nell’incontro precedente, il 25 maggio, sempre una delle psicologhe di Ai.Bi., Giovanna Buonocore, ha raccontato che mentre la chef illustrava e spiegava l’importanza dell’utilizzo dei vari ingredienti e delle particolarità nel procedimento, lei ha cercato di andare a sottolineare i differenti approcci non solo di chi, adulto o bambino, si approcciava alla realizzazione della ricetta ma anche al tipo di rapporto o relazione che emergeva con gli altri membri familiari vicini. Ha notato e restituito come la dolcezza, la grinta, l’energia e la precisione emergevano come caratteristiche specifiche personali che si riflettevano nel cimentarsi nell’impegno culinario. Ha sollecitato ad esprimere le sensazioni che ogni partecipante percepiva mentre realizzava la ricetta evidenziando come, via via, si modificava anche l’espressione del viso apparendo più rilassati, sorridenti e soddisfatti. La condivisione all’interno del nucleo familiare, sia con la mamma ed il papà ma anche con fratelli e sorelle, ha permesso di sperimentare un nuovo modo di essere e sentirsi vicini potendo beneficiare, altresì, della propria creazione culinaria diventata una cena per tutti visivamente colorata ed emozionalmente allegra.

Se poi a indicare come miscelare gli ingredienti nel migliore dei modi c’è una super regina dei fornelli, come Carmen Turturiello, ospitata dal pastificio In Pasta della famiglia De Luca, allora il risultato è garantito.

Gli alunni degli istituti salernitani Calcedonia e Montalcini, quelli del Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere e del Denza di Castellammare di Stabia, si cimenteranno dunque questa volta con una ricetta molto speciale e molto estiva: i cavatelli primavera.

Ma attenzione: la pasta verrà realizzata a mano, imparando a dosare semola di grano duro, acqua e sale fino. Tre ingredienti poveri che però, se usati con sapienza, sanno offrire un piatto da leccarsi i baffi. Per la salsa, invece, libero spazio ai sapori dell’orto, con melanzane, zucchine, pomodorini, pisellini, mais, cipolle e l’immancabile olio d’oliva.

Al termine dell’appuntamento, dove aver pasticciato divertendosi con mamma e papà, gli alunni ceneranno insieme ai genitori, lasciando da parte orologi e cellulari. Perché di fronte a un piatto creato con le proprie mani, è solo il momento giusto per guardarsi negli occhi e scambiarsi coccole e confidenze che magari i tempi dettati dal lavoro rendono meno frequenti di quanto sarebbe necessario per cementare e rendere migliori le relazioni.

 

 

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