La comunità educante nella “scuola a colori”

di

All’Istituto B. Grimaldi – L. Lombardi di Bari Fiammetta Castagnini, formatrice della Fondazione Mondo Digitale, non ha lavorato solo con gli alunni delle classi prime, ma anche con i docenti, per mostrare come integrare la didattica curricolare con le tecnologie audio e video, secondo il modello della Palestra dell’Innovazione. Così anche i docenti si sono messi in gioco, realizzando brevi storie e interviste, audio e video, che condividiamo con voi “in presa diretta”, senza lavoro di editing.

Il vicepreside Antonio Fortunato racconta come era il quartiere San Paolo al suo arrivo, “nel lontano 1992”, e cosa gli mancherà quando lascerà la scuola.

 

Da un’esperienza scolastica “ovattata” al quartiere San Paolo: è l’esperienza della professoressa Mongelli che confessa di non aver avuto nessun rimpianto per la sua scelta.

 

 

Fiammetta, al suo rientro a Roma, ci ha raccontato la sua esperienza con gli adolescenti, ma anche una storia che ha come protagonisti docenti ed educatori. La vogliamo condividere con tutti i lettori del blog. Come titolo del post abbiamo scelto un desiderio manifestato da una docente, il sogno che la scuola sia anche un luogo a colori.

 

Al quartiere San Paolo di Bari non ci sono eroi. Al San Paolo ci sono tante persone affacciate ai balconi, alcune sono agli arresti domiciliari. Dalle case si sentono canzoni a volume molto elevato e su alcuni marciapiedi è consigliato non sostare. Sulle strade del San Paolo o CEP, centro edile popolare, una miriade di piccoli escrementi di cane.

Al quartiere San Paolo però ci sono anche loro, autorevoli, ironici, con un’intelligenza e un intuito di rara profondità. Sono i professori e gli educatori dell’Istituto comprensivo B. Grimaldi – L. Lombardi e della Fondazione Giovanni Paolo II, poco distante. Conservano un umorismo vitale, contagioso. Con loro ci si sente accolti e al sicuro.

Parlando con Antonella Taldone, Nicola Caldarola, Gaetana Andriani e gli altri docenti della scuola, è facile cogliere i nessi e le dinamiche interne che governano alcune classi. Tra un cambio d’ora e l’altro mi portano spesso il caffè o la colazione e raccontano storie avvincenti, di forte tenuta. La loro. Hanno una preparazione umana e un interesse per i loro studenti fuori dal comune. Lavorano ben oltre il loro orario di lavoro e quello che si portano a casa la sera non si può raccontare. Il loro sorriso ci parla comunque di altro, di una fiducia sconfinata nelle possibilità di questi giovani “elementi pericolosi”, come amano a volte definirsi gli studenti.

A pochi passi lavora Antonella, Focal Point per il progetto Open Space. A Bari la Fondazione Giovanni Paolo II agisce in forte sinergia con la scuole del territorio, in particolare con la scuola Lombardi. Antonella è una donna che c’è sempre; lavora sulla prevenzione, sul sostegno familiare e sul coinvolgimento attivo di nonni, docenti, mamme e Neet.

La puoi disturbare anche a mezzanotte e puoi tornare da lei anche a distanza di 26 anni. Questo perché da lei trovi risposte alle tue domande e quando non le ha, lei ci pensa e poi torna da te con una riflessione. Questo lo hanno capito bene anche i ragazzi che incontra quotidianamente, insieme ai loro complicati e complessi vissuti.

 

Insieme a loro e a tutti i partner che lavorano con noi al progetto OpenSpace cominciamo a ridare forza e ruolo alla comunità educante per realizzare una scuola diffusa sul territorio.

Regioni

Ti potrebbe interessare

RadioIncolla, la tecnologia dell’ascolto in movimento

di

Dopo quattro lunghi e intensi mesi siamo tornati con il nostro studio di registrazione diffuso sul territorio: RadioIncolla, podcast comunitario che raccoglie...

Report Assemblea: Non mi abbandonare!

di

Obiettivo della sessione Comprendere quali azioni interne ed esterne alla scuola devono essere messe in atto per contrastare l’abbandono scolastico e intercettare...

La scuola è come il silenzio… accade sempre qualcosa!

di

Non importa che le lezioni siano sospese… le storie di OpenSpace non sanno stare in silenzio. In questo periodo, mentre l’emergenza del...